Mentre tutte le altre ragazze si affannavano a trovare un marito benestante che le ingravidasse , innamorato o meno poco importava, Dora cercava l'infinito...E ciò la condannò alla solitudine...Rimediava guardando il mare che le dava l'illusione d'infinito...Restava ore a guardarlo...e lui la ricambiava inventandosi le forme più strane: ora diventava un'enorme coperta di seta azzurra increspata e tempestata di tantissimi piccoli brillanti, ora un balletto di merletti bianchissimi e arricciati che si inseguivano e facevano a gara a raggiungere la riva...ora era un enorme specchio dove il cielo si riversava affinché tutti potessero toccarlo... E mentre il mare si esibiva per lei...Dora cavalcava gli anni sul cavallo alato dei suoi sogni... e senza rendersene conto...varcò la soglia dei 40... Pensava che prima o poi il mare le avrebbe regalato l'Amore di cui aveva bisogno e che non era mai riuscita a trovare... negli uomini che incontrava. Già...gli uomini:...così diversi e così uguali...tanto fragili e bisognosi di attenzioni quanto egoisti, magari su delle futilità superabilissime...Gli uomini...non ci credeva più negli uomini Dora...Troppe delusioni.Un giorno sia le esibizioni del mare che i suoi pensieri furono interrotti...perché in un punto lontano la superficie del mare si spaccò e una sagoma prese forma e si diresse verso la riva...prima sembrava un grosso pesce ma poi si materializzò nella figura di un sub. Dora si meravigliò non poco...dal momento che quell'angolo di mondo era sconosciuto alla massa e da anni era rimasto isolato. Per questo l'aveva scelto: aveva un terribile difetto, la sua natura solitaria come un'aquila. L'uomo emerse dall'acqua con la muta, le bombole e la maschera e si fermò in un punto della spiaggia, quindi si spogliò...e Dora pensò che era troppo bello per sperare nella sua attenzione. Sembrava un dio greco, con i muscoli ben disegnati e i capelli che ricadevano sulla fronte, ma a differenza delle divinità greche era biondo. "Peccato" pensò Dora, "bello e impossibile" si disse rievocando la strofa di una nota canzone di qualche anno prima.Eppure, contrariamente alle previsioni, successe l'inimmaginabile. L'uomo si rivestì e infilò le scarpe...ma non le allacciò...quindi le si avvicinò e le chiese come mai fosse lì da sola. Seguirono frasi di circostanza e luoghi comuni, ma intanto Dora rifletteva che l'uomo era giovane, un ragazzo di non oltre 30 anni, mentre lei di anni ne aveva ormai 40...E la società impone sempre una forte censura alla donna che osa amare l'uomo più giovane. "Hai le scarpe slacciate" gli disse a un certo punto Dora"Non le allaccio mai...le compro di modelli tali che anche slacciate vadano bene""Perché non le allacci?""Non so fare i nodi" rispose il giovane mentre i suoi occhi diventarono di ghiaccioDa quel giorno Dora e Mattia, questo era il nome del giovane venuto dal mare, si incontrarono quotidianamente: parlavano...parlavano... parlavano...senza stancarsi mai, senza mai restare senza argomenti, e Dora sentiva che era lui l'incontro del destino."Ti coccolerò, ti sedurrò, ti ecciterò, ti addormenterò, ti sosterrò, mi batterò per te, ti sarò compagno, amante, alleato... IO VIVO PER TE PERCHE' TU SEI IN ME...oramai", le disse un giorno Mattia.Dora restò senza parole, con lo sguardo immerso in due occhi azzurri, limpidi come il cielo di primavera dopo la pioggia e assoluti come l'anima di un bambino. Sentì che era felice. Aveva preso l'abitudine di allacciargli le scarpe.Erano passati alcuni mesi e Dora realizzò d'un tratto che lei e Mattia non avevano mai fatto l'amore. Si baciavano, si accarezzavano, restavano abbracciati per ore, sognavano e progettavano il futuro...ma lui...lui...beh sì...lui non aveva mai preso l'iniziativa...E stando a quello che in tutti quegli anni aveva capito degli uomini, questo era davvero molto strano. Dora era molto riservata e rabbrividiva all'idea di dover essere lei a fare la prima mossa...ma una sera vinse se stessa e decise di andare a fondo. Cominciò a spogliarsi...quindi lo spogliò...quello che accadde dopo le chiarì ogni cosa: Mattia, bello come un dio greco, non poteva amarla...non perché non fosse dotato, ma perché ciò di cui era dotato...era... privo di vita...Mattia restò riverso sul dorso, immobile, i begli occhi azzurri fissi al cielo passarono in pochi istanti da un'espressione struggente a una luce sinistra. Il ragazzo si alzò di colpo e corse verso il mare. Lei lo chiamò ma non poté fermarlo. Mattia si lanciò in acqua e cominciò a nuotare furiosamente in un'esplosione di schiuma mista a sudore freddo...presto scomparve dallo sguardo di lei. Dora si precipitò verso il promontorio che delimitava la caletta, lo scavalcò con le sue belle gambe sode e raggiunse la spiaggia vicina dove c'erano sempre ormeggiati alcuni gozzi di pescatori. Spinse in mare uno di essi, saltò su e cominciò a remare con quanta forza aveva. Si andava incontro alla sera e la donna temeva il peggio. Remava e chiamava...finché lo vide: ...agitava le braccia come palette nell'acqua e roteava la testa..."Attento Mattia le donne sono furbe...attento Mattia le donne ti incastrano...attento Mattia" Mattia parlava in falsetto...e imitava la voce di donna...era molto bravo e l'effetto era impressionante...Poi parlava con la sua voce, poi ancora con la voce di donna, alternava la voce di uomo e di donna:"Mamma, Michela mi ama davvero, non vuole incastrarmi" "Attento Mattia le donne sono furbe...attento Mattia le donne ti incastrano...attento Mattia""Mamma, Ilaria mi ama davvero, non vuole incastrarmi" "Attento Mattia le donne sono furbe...attento Mattia le donne ti incastrano...attento Mattia""Mamma, Lucia mi ama davvero, non vuole incastrarmi" "Attento Mattia le donne sono furbe...attento Mattia le donne ti incastrano...attento Mattia"Dora capì che Mattia stava scavando nella sua vita passata...e stava riemergendo qualcosa di terribile...terribile come un nodo che ci affoga e non può essere sciolto...Si tuffò e lo raggiunse con qualche bracciata. Mattia non smetteva di agitare le braccia e Dora si beccò qualche sberla. Quindi riuscì a fermarlo. "Mattia, chi vedi davanti a te?""Dora""Chi è Dora?""E' una donna meravigliosa""Dora vuole incastrarti?"""Dora mi ama...non vuole incastrarmi""Dora ti ama...io ti amo...e non voglio incastrarti"Si abbracciarono stretti quindi si diressero verso la barca, salirono e si avviarono verso la riva. Ormai era buio. Spinsero la barca sulla spiaggia, si asciugarono con i teli e si adagiarono sul fondo. Dora prese il plaid dallo zaino e vi si avvolsero. Rimasero fermi per un pò, abbracciati. Improvvisamente Mattia si sollevò sul tronco e fissò Dora stesa sotto di lui: lo sguardo era duro...grave...Dora ebbe paura di una reazione inconsulta...ma le bastarono pochi istanti per capire che quello non era uno sguardo aggressivo ma...eccitato. Da quell'intuizione passò solo qualche secondo e Mattia fu sopra di lei...Dora fu amata come mai prima e Mattia fu il più grande amante che avesse mai avuto. La luna, ormai alta nel cielo nero della notte, guardava i due amanti: non aveva mai visto niente del genere in millenni di onorata militanza come guardiana notturna del firmamento. Quella volta vinse la sua millenaria timidezza, la sua luce argentea brillò più del solito e richiamò tutte le stelle che le si affollarono intorno per guardare quell' Amore mai visto prima.Il mare paterno copriva con la sua risacca le grida impudiche...L'alba sorprese tutti con la sua luce invadente e incalzante...ma la luna più commossa che mai si rifiutava di andar via. Incrociò il sole e per un pò rimasero entrambi a guardare... Dora e Mattia si decisero e rientrare. Tornarono verso la spiaggia e si rivestirono. Mattia con molta naturalezza infilò le scarpe e le allacciò. Dora guardava esterrefatta. "Mattia...le scarpe...""Cos' hanno le mie scarpe?""Le scarpe...hai allacciato le scarpe..."Mattia le rispose con un sorriso. Le cinse le spalle con il braccio e si avviarono verso casa.Nella sua vita c'era un nodo da sciogliere, un nodo così spaventoso e intricato da fargli provare orrore di fronte a qualsiasi altro nodo. E quella notte l'aveva sciolto. Grazie all' Amore di una donna."Ti ho trovato nel momento in cui pensavo di aver perso l'anima. Voglio vivere con te, Dora. Per sempre".
IL NODO DA SCIOGLIERE
Mentre tutte le altre ragazze si affannavano a trovare un marito benestante che le ingravidasse , innamorato o meno poco importava, Dora cercava l'infinito...E ciò la condannò alla solitudine...Rimediava guardando il mare che le dava l'illusione d'infinito...Restava ore a guardarlo...e lui la ricambiava inventandosi le forme più strane: ora diventava un'enorme coperta di seta azzurra increspata e tempestata di tantissimi piccoli brillanti, ora un balletto di merletti bianchissimi e arricciati che si inseguivano e facevano a gara a raggiungere la riva...ora era un enorme specchio dove il cielo si riversava affinché tutti potessero toccarlo... E mentre il mare si esibiva per lei...Dora cavalcava gli anni sul cavallo alato dei suoi sogni... e senza rendersene conto...varcò la soglia dei 40... Pensava che prima o poi il mare le avrebbe regalato l'Amore di cui aveva bisogno e che non era mai riuscita a trovare... negli uomini che incontrava. Già...gli uomini:...così diversi e così uguali...tanto fragili e bisognosi di attenzioni quanto egoisti, magari su delle futilità superabilissime...Gli uomini...non ci credeva più negli uomini Dora...Troppe delusioni.Un giorno sia le esibizioni del mare che i suoi pensieri furono interrotti...perché in un punto lontano la superficie del mare si spaccò e una sagoma prese forma e si diresse verso la riva...prima sembrava un grosso pesce ma poi si materializzò nella figura di un sub. Dora si meravigliò non poco...dal momento che quell'angolo di mondo era sconosciuto alla massa e da anni era rimasto isolato. Per questo l'aveva scelto: aveva un terribile difetto, la sua natura solitaria come un'aquila. L'uomo emerse dall'acqua con la muta, le bombole e la maschera e si fermò in un punto della spiaggia, quindi si spogliò...e Dora pensò che era troppo bello per sperare nella sua attenzione. Sembrava un dio greco, con i muscoli ben disegnati e i capelli che ricadevano sulla fronte, ma a differenza delle divinità greche era biondo. "Peccato" pensò Dora, "bello e impossibile" si disse rievocando la strofa di una nota canzone di qualche anno prima.Eppure, contrariamente alle previsioni, successe l'inimmaginabile. L'uomo si rivestì e infilò le scarpe...ma non le allacciò...quindi le si avvicinò e le chiese come mai fosse lì da sola. Seguirono frasi di circostanza e luoghi comuni, ma intanto Dora rifletteva che l'uomo era giovane, un ragazzo di non oltre 30 anni, mentre lei di anni ne aveva ormai 40...E la società impone sempre una forte censura alla donna che osa amare l'uomo più giovane. "Hai le scarpe slacciate" gli disse a un certo punto Dora"Non le allaccio mai...le compro di modelli tali che anche slacciate vadano bene""Perché non le allacci?""Non so fare i nodi" rispose il giovane mentre i suoi occhi diventarono di ghiaccioDa quel giorno Dora e Mattia, questo era il nome del giovane venuto dal mare, si incontrarono quotidianamente: parlavano...parlavano... parlavano...senza stancarsi mai, senza mai restare senza argomenti, e Dora sentiva che era lui l'incontro del destino."Ti coccolerò, ti sedurrò, ti ecciterò, ti addormenterò, ti sosterrò, mi batterò per te, ti sarò compagno, amante, alleato... IO VIVO PER TE PERCHE' TU SEI IN ME...oramai", le disse un giorno Mattia.Dora restò senza parole, con lo sguardo immerso in due occhi azzurri, limpidi come il cielo di primavera dopo la pioggia e assoluti come l'anima di un bambino. Sentì che era felice. Aveva preso l'abitudine di allacciargli le scarpe.Erano passati alcuni mesi e Dora realizzò d'un tratto che lei e Mattia non avevano mai fatto l'amore. Si baciavano, si accarezzavano, restavano abbracciati per ore, sognavano e progettavano il futuro...ma lui...lui...beh sì...lui non aveva mai preso l'iniziativa...E stando a quello che in tutti quegli anni aveva capito degli uomini, questo era davvero molto strano. Dora era molto riservata e rabbrividiva all'idea di dover essere lei a fare la prima mossa...ma una sera vinse se stessa e decise di andare a fondo. Cominciò a spogliarsi...quindi lo spogliò...quello che accadde dopo le chiarì ogni cosa: Mattia, bello come un dio greco, non poteva amarla...non perché non fosse dotato, ma perché ciò di cui era dotato...era... privo di vita...Mattia restò riverso sul dorso, immobile, i begli occhi azzurri fissi al cielo passarono in pochi istanti da un'espressione struggente a una luce sinistra. Il ragazzo si alzò di colpo e corse verso il mare. Lei lo chiamò ma non poté fermarlo. Mattia si lanciò in acqua e cominciò a nuotare furiosamente in un'esplosione di schiuma mista a sudore freddo...presto scomparve dallo sguardo di lei. Dora si precipitò verso il promontorio che delimitava la caletta, lo scavalcò con le sue belle gambe sode e raggiunse la spiaggia vicina dove c'erano sempre ormeggiati alcuni gozzi di pescatori. Spinse in mare uno di essi, saltò su e cominciò a remare con quanta forza aveva. Si andava incontro alla sera e la donna temeva il peggio. Remava e chiamava...finché lo vide: ...agitava le braccia come palette nell'acqua e roteava la testa..."Attento Mattia le donne sono furbe...attento Mattia le donne ti incastrano...attento Mattia" Mattia parlava in falsetto...e imitava la voce di donna...era molto bravo e l'effetto era impressionante...Poi parlava con la sua voce, poi ancora con la voce di donna, alternava la voce di uomo e di donna:"Mamma, Michela mi ama davvero, non vuole incastrarmi" "Attento Mattia le donne sono furbe...attento Mattia le donne ti incastrano...attento Mattia""Mamma, Ilaria mi ama davvero, non vuole incastrarmi" "Attento Mattia le donne sono furbe...attento Mattia le donne ti incastrano...attento Mattia""Mamma, Lucia mi ama davvero, non vuole incastrarmi" "Attento Mattia le donne sono furbe...attento Mattia le donne ti incastrano...attento Mattia"Dora capì che Mattia stava scavando nella sua vita passata...e stava riemergendo qualcosa di terribile...terribile come un nodo che ci affoga e non può essere sciolto...Si tuffò e lo raggiunse con qualche bracciata. Mattia non smetteva di agitare le braccia e Dora si beccò qualche sberla. Quindi riuscì a fermarlo. "Mattia, chi vedi davanti a te?""Dora""Chi è Dora?""E' una donna meravigliosa""Dora vuole incastrarti?"""Dora mi ama...non vuole incastrarmi""Dora ti ama...io ti amo...e non voglio incastrarti"Si abbracciarono stretti quindi si diressero verso la barca, salirono e si avviarono verso la riva. Ormai era buio. Spinsero la barca sulla spiaggia, si asciugarono con i teli e si adagiarono sul fondo. Dora prese il plaid dallo zaino e vi si avvolsero. Rimasero fermi per un pò, abbracciati. Improvvisamente Mattia si sollevò sul tronco e fissò Dora stesa sotto di lui: lo sguardo era duro...grave...Dora ebbe paura di una reazione inconsulta...ma le bastarono pochi istanti per capire che quello non era uno sguardo aggressivo ma...eccitato. Da quell'intuizione passò solo qualche secondo e Mattia fu sopra di lei...Dora fu amata come mai prima e Mattia fu il più grande amante che avesse mai avuto. La luna, ormai alta nel cielo nero della notte, guardava i due amanti: non aveva mai visto niente del genere in millenni di onorata militanza come guardiana notturna del firmamento. Quella volta vinse la sua millenaria timidezza, la sua luce argentea brillò più del solito e richiamò tutte le stelle che le si affollarono intorno per guardare quell' Amore mai visto prima.Il mare paterno copriva con la sua risacca le grida impudiche...L'alba sorprese tutti con la sua luce invadente e incalzante...ma la luna più commossa che mai si rifiutava di andar via. Incrociò il sole e per un pò rimasero entrambi a guardare... Dora e Mattia si decisero e rientrare. Tornarono verso la spiaggia e si rivestirono. Mattia con molta naturalezza infilò le scarpe e le allacciò. Dora guardava esterrefatta. "Mattia...le scarpe...""Cos' hanno le mie scarpe?""Le scarpe...hai allacciato le scarpe..."Mattia le rispose con un sorriso. Le cinse le spalle con il braccio e si avviarono verso casa.Nella sua vita c'era un nodo da sciogliere, un nodo così spaventoso e intricato da fargli provare orrore di fronte a qualsiasi altro nodo. E quella notte l'aveva sciolto. Grazie all' Amore di una donna."Ti ho trovato nel momento in cui pensavo di aver perso l'anima. Voglio vivere con te, Dora. Per sempre".