DONNE BOTERIANE

Giornata angosciante

durante un funerale di un giovane uomo,

il cui volto mi ricorda l'angoscia, la depressione,

e tuttavia l'intelligenza interiore che comprende

in profonda riflessione,

un cancro al cervello

che devasta il corpo in infermità

il cui vissuto ti separa dall'eternità.......

Genitori che hanno cresciuto figli

nell'Amore che dona senza condizioni,

che dà e nulla chiede,

che si prodiga per un futuro del figlio gioioso

che balli la vita festoso,

e poi la sua morte dopo un lungo tempo di dolore

che porta a una sorta di angoscioso torpore,

angoscia del proprio universo che crolla,

della vita in cui hai sempre confidato

che ti molla.......

Dall'angoscia di un genitore che perde il figlio

possiam forse comprender il dolore dell'umano mondo,

che da milleni e millenni sembra continuar a soffrir in tondo?

Dolore, sofferenze, affanni

son reali perchè esiston a prescinder dal chi siamo

o son creazioni dell'essenza che realizziamo?

Se passiam attraverso l'angoscia e giungiam al silenzio,

perchè con la volontà abbiamo scelto la saggezza

e la sua beatitudine in franchezza,

ci accorgiamo li presenti

che siam sempre generanti la nostra esistenza

compreso il nostro dolore,

ma per comprender questo, dobbiamo rivelar a noi

quell'io profondo che siam come creatore.......

Li sta la saggezza dell'eternità

che ci libera dalle catene dell'umanità.......

E allora camminar sulla via che parte dal dolore

e arriva alla saggezza,

può esser mezzo per rivelar a noi stessi il nostro io profondo creatore,

dono di beatitudine dal sapore dell'eternità

che oltre il dramma umano siamo

e ci conduce alla bellezza dell'unità,

senza dualismo,

senza inferiorità,

senza superiorità.......