Diario di bordo

La villanella


Sorride la villanella scarmigliata col suo visino,  sfrontato e bello. Ebbro di sole il pensiero lascivo rivolto altrove alla festa che allieterà; rigoglioso frutto di lavor dei tini ove ella l'aggrada confortarsi d'amor dopo tanto faticare, tra le braccia robuste del giovin maschio, alternerà gioia di baci a quello del fiasco.   Ma tutto è ancor lontano da ogni pensiero diventerà storia, solo dopo la sera. Son come ali di farfalla i suoi piedini ella li pigia forte da far vibrare i tini.   Un canto si leva nella vigna operosa, giovani maschi dal petto villoso battono il tempo con ruvide mani. E già intravedono braccia tornite all'imbrunire a sera finita. Nel dolce ristoro, fecondo e sanguigno Bacco orchestra tutta la festa!