scelte e solitudine

San Babila


Salve Gentaglia !Questo post è un omaggio ad un carissimo amico e Camerata che ha scritto questa stupenda poesia dedicata ai Fratelli che hanno vissuto l'esperienza di militanza politica negli anni settanta, in questa piazza di Milano.Anni di lotta, di   militanza a tempo pieno, di sofferenze e di violenza, anni indimenticabili,anni di legami indissolubili,di fratelli che ancor giovani ci hanno lasciato inghiottiti da un turbine inesorabile di sangue...Grazie Cesare della poesia , della tua amicizia e della tua Fratellanza!Riccardo
San BabilaDi quegli incontri seralicon cari amici,adesso così lontani o già morti,ricordo ancora la brezzache mi pungeva la pellee il terso cielo primaverilesopra la nostra grande piazzaormai vuota.Giocavamo col tempo accanto alle colonneaspettando la nottee poi l’alba,facendoci beffe del sonno più intenso.Dove sono ora i vivi e i morti?Si era giovani, come nessuno lo è mai stato,ma ci sentivamo anche tanto vecchida essere addirittura stanchi della nostra grande piazza.E non soltanto di quella.Eravamo in pochi? In molti?Che importanza ha,eravamo noi,così puliti, così pazzi,così spaventosamente ingenui.I portici sono ancora lì a ricordarmi,ogni volta che passo,i miei felici vent’annie i cari amici di allora,adesso così lontanio già morti,ma sempre vivi, nella mia memoria,insieme a quelle chiare sere di marzo.da: Divagazioni di un annoiato(Cesare Ferri)