scelte e solitudine

SOLO DELINQUENTI ...................


Salve gentaglia Ieri sera riprendendo fra le mani il libro: “ Cuori neri”, mi sono soffermato su un paragrafo che parlava di due fatti delittuosi avvenuti negli anni settanta, e perpetrati da delinquenti.Mi riferisco alle violenze su due donne al Circeo a Roma e allo stesso atto compiuto nei confronti di una altra all’idroscalo di Milano. Oltre all’atto criminoso, la cosa che accomunava i due episodi, era la vicinanza dei criminali all’ambiente della destra politica.Naturalmente in quegli anni appartenere ad una “famiglia bene”, era quasi una certificazione di essere un fascista d.o.c., anche se invece eri solo un povero imbecille viziato, come effettivamente erano i protagonisti di queste due vicende.
 Angelo Izzo I fatti: “Al Circeo, tre disadattati romani: Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira, con la scusa di una festa privata riescono a portare in una villa isolata Rosaria Lopez, 17 anni, assieme alla sua coetanea, Donatella Colasanti.Le due sfortunate ragazze, subiscono ogni tipo di violenza e dopo ore e ore di supplizio, essendo credute morte vengono rinchiuse nel bagagliaio della macchina  di uno dei delinquenti.
 Andrea Ghira Sfortunatamente per loro, Donatella Colasanti era ancora viva e un metronotte sentendo dei lamenti, ha dato l’allarme riuscendo a salvarle la vita. Per Rosaria Lopez non c’è stato nulla da fare; durante le ore trascorse nel bagagliaio, era deceduta.Le vicissitudini giudiziarie dei tre balordi furono molto travagliate: Gianni Guido è stato processato, condannato a 30 anni di carcere e dopo una breve latitanza, ha finito di scontare la sua pena ed ora è un uomo libero. Andrea Ghira (che non ha mai trascorso nemmeno un giorno in carcere grazie alla sua famiglia miliardaria) pare sia morto da miliziano del Tercio spagnolo. Il terzo invece, ha pensato bene di trasformarsi in un delatore e pentito, contribuendo all’arresto o alla condanna di molti militanti di estrema destra, convincendo i giudici di essere al corrente di  molti fatti. 
 Gianni Guido Non sapeva nulla, essendo lui in carcere dal 1975 e in più essendo sempre stato ai margini dell’ambiente; comunque i giudici lo hanno premiato, donandogli la libertà come pagamento per le sue invenzioni..Bravi giudici! Izzo, che non aveva perso il vizietto, una volta scarcerato per buona condotta (con perizia psichiatrica favorevole)  si è recato a casa di un delinquente conosciuto in carcere e gli ha violentato e ucciso la moglie e la figlia quattordicenne.La violenza scaturita a Milano, da parte di due ragazzi Giorgio Invernizzi, Fabrizio Demichelis, nei confronti di una ragazzina di diciassette anni Olga Julia Calzoni, è ancora più efferata.Julia era la ex ragazza dell’Invernizzi, l’amico dicendole che Giorgio le voleva parlare, le fissa un appuntamento al quale dovranno trovarsi tutti e tre.La ragazza non sapeva però, che i due avevano deciso di ucciderla senza un motivo e nel modo più barbaro che ci possa essere. Appena arrivata al luogo dell’incontro, dopo poche battute l’anno colpita con una spranga, ma dopo alcuni violenti colpi la ragazza non era ancora morta .I colpi furono tanto violenti, da conficcare nella testa della ragazza l’anello che si era messa per l’incontro, a questo punto estrassero le pistole e la finirono senza pietà, abbandonandola li all’Idroscalo, in quel malfamato posto.Sfortunatamente per loro, la ragazza aveva detto alla madre dove si sarebbe recata e con chi, quindi furono condannati all’ergastolo che personalmente ritengo una pena troppo mite per simili animali.Come dicevo all’inizio, due sono le cose che accomunano questi delinquenti, il loro stupido e inutile sadismo e la simpatia e non la militanza negli ambiente della destra romana e milanese, al punto che quando gli inquirenti si recarono in San Babila e chiesero dei due nessuno se li ricordava, neppure i “capi” indiscussi della piazza.Naturalmente in quegli anni, i due casi in oggetto furono una spina nel fianco per i camerati, che si dovevano difendere da una accusa così infamante, cioè essere accomunati a quei bastardi.Sarebbe come se oggi, tutti gli appartenenti al PD  fossero accomunati al violentatore seriale di Roma militante ed esponente di quel partito.Allora era così, non si guardava al fatto che quelli erano dei delinquenti perchè avevano violentato e ucciso delle ragazze, perche secondo l’opinione pubblica, il loro atto criminale era da imputare alla loro appartenenza politica, “i fascisti sono omofobi, violenti,deviati  e quindi è naturale che facciano quelle cose”.Se uno è un delinquente lo è a prescindere dalla sua fede politica è un delinquente e basta……… CommVampiri