scelte e solitudine

ULSTER, nuovi scontri


Dopo una  lunga pausa rieccomi qui sul mio blog a scrivere, l’argomento che mi ha spinto a ritornare è stato un articolo sui nuovi scontri che sono avvenuti nell’Ulster cioè nell’ Irlanda del Nord, fra cattolici, protestanti e occupanti inglesi.L’Europa è schiava  degli imperialismi, ma il suo spirito non è sepolto a Yalta.Dai tessuti dilacerati di una società senza orizzonti  si levano ancora Uomini che sanno combattere nell’adesione integrale a quel sistema di valori che le menzogne e le tecniche repressive della civiltà borghese non riusciranno mai ad infrangere.Il popolo nord irlandese è uno di questi; nonostante siano passati secoli da quando la sua terra è stata calpestata dallo stivale inglese, ora la sua lotta è ancora più dura, colpita dalla capacità distruttiva dei media che sono riusciti a vincere la guerra delle parole, trasformando una sacrosanta lotta di liberazione in becero terrorismo. Costoro imperterriti si sacrificano, cadono e si rialzano come una fenice, che fra le altre cose è il loro simbolo.Secoli fa, gli orangisti invasero la verde Irlanda e da allora a fasi alterne, gli autoctoni si sono ribellati in modi anche molto violenti contro gli occupanti; hanno subito stragi su stragi, sia dai soldati inglesi sia dai loro sgherri (irlandesi protestanti).Negli anni 70/80 vi fu una escalation di attentati da parte dell’IRA,  che colpì locali frequentati in maggior parte da soldati inglesi; ciò avvenne,  dopo che alcuni suoi militanti provarono un metodo  pacifista di protesta: lo sciopero della fame che causò la morte negli H Block carcere di Long Cash,  del Tenente Bobby Sands e di altri volontari dell’Esercito Repubblicano Irlandese, ma che purtroppo non servì a niente.Pensate voi come si possa sentire un popolo, quando la sua patria è libera e una Contea (regione) invece, è sotto dominio di un invasore straniero.Sono stato a Belfast e Derry molti anni fa, ospite di alcuni provisionals,(rivoluzionari volontari dell’IRA) che mi raccontarono e mi fecero vedere la situazione in cui erano costretti a vivere cioè come gente di serie B. Derisi, obbligati a vivere in quartieri degradati, senza lavoro, in un quartiere fatiscente in cui i bambini alla domanda:”Che farai da grande?”  rispondevano  “ provisionals”Leggendo che nuovamente gli scontri si fanno cruenti, un po’ di dispiacere lo provo per quella povera gente, per i loro figli che dovranno magari ancora piangere i loro padri o fratelli maggiori, incarcerati o uccisi a causa di un loro sacrosanto diritto cioè quello di voler vivere da uomini liberi nella loro terra.I media la tacciano come una guerra di religione, ma non è così. E’ una guerra di diritti fondamentali, anche se i due schieramenti si definiscono Cattolici=nazionalisti  Protestanti= lealisti e gli inglesi = bastardi di turno.