Creato da commVampiri il 06/11/2007

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Post N° 231

Post n°231 pubblicato il 22 Ottobre 2008 da commVampiri

Considerazioni sull’Italia che muore

Qualcuno potrebbe considerare il titolo, dato a questo scritto , troppo pessimista o eccessivamente polemico, ma io credo sia realistico ed obbiettivo parlarne,oramai, di morte diagnosticata ovvero agonia di una Nazione.

Io do per scontato che il processo di formazione civica degli italiani sia fallito, mancando quindi gli italiani, manca di conseguenza anche l’Italia, come espressione di una comunità, di un popolo, di una stirpe.

Ma guardare al problema grande può far perdere di vista il problema piccolo,ma non meno importante , in Italia non è stata promossa o divulgata una cultura etnica, regionale, locale,in conseguenza di questa grave lacuna, è completamente assente nella concezione di vita di ogni italiano medio il rapporto con la Tradizione.

Questo riferimento che manca ha causato principalmente la disgregazione delle forme di convivenza organica, che poggiavano sulla famiglia, sulla comunità,sul gruppo etnico, sulle forme di religiosità locale.

Di seguito si è verificatala perdita di coscienza storica, del sentimento di appartenenza ad un destino di popolo e dio stirpe, lo smarrimento della civiltà come patrimonio della nazione.

Non è infatti  superfluo che non il benessere economico di un popolo rende questo grande,ma la sua cultura, la sua civiltà, la sua forza spirituale.

Di tutto ciò l’Italia è estremamente misera.

Per contro assistiamo al prevalere di un indirizzo politico, sociale e culturale che hanno come principali obbiettivi il cosmopolitismo, l’omologazione e la perdita di identità nazionale.

Tutto questo è condito a puntino per il gustoso banchetto di una economia, sempre più vorace e senza scrupoli che pretende dei mercati omogenei, onde poter in maniera più massiccia distribuire e fare  acquistare i suoi prodotti e beni di consumo.

Forze economiche e forze politiche gestiscono così con demagogia e raffinate tecniche di persuasione una situazione contraddittoria e paradossale, favorite anche dalla sempre più massificata esistenza di popolazioni, rese grigie e mansuete dalla cultura ufficiale , egualitarie e democratica.

Modificare la mentalità dell’uomo moderno, impostata ed indirizzata dalla cultura dominante verso il benessere materiale ed una religiosità di comodo, può apparire una impresa impossibile.

In verità, il divario tra l’uomo moderno e l’uomo della Tradizione è enorme , ma è anche vero che esistono segnali di reazione e di rigetto nei confronti dell’impostazione egalitaria,meccanicistica e razionalistica della vita.

Il raccostamento dell’uomo della città alla campagna, alla dimensione naturale della vita, potrebbe essere foriero di un cambiamento.

La  rivoluzione culturale antimodernistica e tradizionalistica potrà sorgere dalla campagna, lontano dalle città, dalle fabbriche, dai luoghi di cultura ufficiali, gli alfieri, i bardi di questa cultura antica dovranno essere i giovani.

Giovani guadagnati ad una vita romantica,ma saldamente legata ai valori spirituali della cultura tradizionale.

Giovani che nel contatto con la natura percepiscano e respirino l’afflatto Divino ed entrino, in tal modo in armonia e sintonia con l’Universo.

Riuscirà il richiamo della Terra , della Storia gloriosa, del sangue  e dell’onore a destare i giovani dal torpore e dal sonno odierni ?

Qualcuno è già in marcia !!!!!!!

CommVampiri…………………

 

 

 

 

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Commenti al Post:
raven.sas
raven.sas il 22/10/08 alle 22:35 via WEB
Ti illudi....Ma ti illudi anche tanto secondo me...E chi dovrebbe raccostare i giovani alla natura e alla campagna?I nuovi latifondisti? Coloro che giunti all'età della pensione,anzichè godersi il meritato riposo, lavorano, lavorano, accumulano terra su terra, sapendo magari di non aver nemmeno una diretta discendenza a cui lasciarla? Oppure, dovrebbero essere coloro che, del non rispetto della terra e della natura ne hanno fatto una bandiera?O magari, perchè no, i loro nonni e diretta progenie, che hanno dato una grossissima mano ad inquinare ciò che i giovani dovrebbero amare: il proprio pianeta...Per non parlare della storia, specialmente quella moderna,caratterizzata da ignobili individui qualunquisti ed accentratori che null'altro guardano se non al loro sporco tornaconto?Mi pare che nel quadretto bucolico che ci ha dipinto, manchi solo il Mulino Bianco....Ma tanto quello lo vediamo ogni giorno nella pubblicità.....buona serata......
 
 
commVampiri
commVampiri il 23/10/08 alle 17:34 via WEB
Raven .è sotto le insegnwe dellea rivoluzione tradi zionale che il nostro piopolo avrà un futuro e la nostra stirpe un fine per continuare ad esistere..............
CommVampiri
 
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