DRIVER INCAZZATO

NO PROBLEM CON IL RETROFIT MA IN ITALIA??......


Torno alla questione retrofit….Il retrofit è una “trappola” per le polveri sottili (il particolato prodotto dalle auto diesel) che può essere installata sulle diesel che sono nate senza il filtro DPF/FAP (filtro installato di serie o come optional nelle vetture diesel recenti per essere in regola con la normativa antinquinamento euro 4 o superiore). E’ una soluzione meno efficiente essendo un filtro di tipo aperto (i retrofit trattengono solo circa il 50% di polveri rispetto al DPF/FAP che elimina oltre il 90% di particolato). E’ formato con canaletti metallici che non sono chiusi ad una estremità, al contrario dei classici DPF di ceramica (i FAP sono esclusivi di citroen e peugeot, e sono più costosi, ma sono più efficienti nella marcia cittadina rispetto ai DPF; sono tecnicamente diversi dal DPF, e necessitano anche di un particolare additivo, ma non entro in troppi particolari tecnici). Il retrofit presenta il vantaggio di non essere soggetto a problemi di intasamento e rigenerazione critica (cosa che invece avviene con i DPF creando non pochi problemi ai possessori di auto con questi tipi di filtri: dalla diminuzione delle prestazioni dell’auto alla necessità di recarsi in officina per la risoluzione del problema nei casi più gravi, con ovvie conseguenze di perdite di tempo e di denaro…). I retrofit sono omologati ed incentivati in Germania, in quanto se installati dimezzano le emissioni delle vecchie auto diesel euro 2, 3 e 4.  In Italia invece non sono ritenuti all’altezza (eccetto in Trentino Alto Adige). Gli automobilisti italiani potrebbero installarli senza problemi tecnici: durano e funzionano, e Case come Ford li hanno pure offerti anche nel listino ufficiale degli accessori, ma non ottenendo in cambio alcun incentivo o beneficio pratico (come per esempio l’esenzione dai blocchi del traffico), non c’è richiesta (del resto nessuno sarebbe incentivato a dotare la propria auto di tale dispositivo, e spendere perciò ulteriori soldi oltre a bollo, assicurazione, carburante e tagliandi…., sapendo che comunque non sarà esente dai blocchi del traffico, o che non riceverà nessun beneficio come per esempio una riduzione del bollo…). Questo è veramente un danno enorme per l’ambiente: si potrebbe installare in tutte le vecchie diesel esistenti e non solo aspettare il lento (seppur incentivato) rinnovo del parco circolante….Inoltre è un grave danno per gli automobilisti che si vedono deprezzare senza rimedio le loro auto senza il DPF/FAP.E pensare che i retrofit (o chiamati anche filtri aperti) sono usati di serie su vetture nuove di Case come BMW e Smart…Mi piacerebbe che qualcuno leggesse queste righe e che “chi ne ha il potere” ne venga a conoscenza e facesse qualcosa affinchè i retrofit vengano incentivati e riconosciuti anche in Italia introducendo anche dei benefici a chi li installerà (tipo esenzione dai blocchi traffico o riduzione del bollo auto).Comunque ritengo che se chi legge queste righe lo portasse a conoscenza di amici e parenti, e magari si cominciasse a richiedere di installarlo sulle proprie vetture diesel di vecchia generazione, sarebbe già un passo avanti per la qualità dell’aria.In parlamento stavano iniziando le procedure di legge per omologare i retrofit anche in Italia, ma purtroppo con la caduta del governo il tutto si è bloccato…Speriamo che si riprenda in fretta la procedura per l’omologazione con il nuovo governo…