i sensi

Post N° 133


PinocchioC'era una volta, tanto tempo fa, un vecchio falegname, bianco per antico pelo, di nome Geppis, ma chiamato da tutti Geppetto (e così faremo anche noi).Una calda notte estiva il nostro Geppetto, dedito come sempre al suo lavoro, stava creando un piccolo fallo di legno, lavora lavora si accorse che il fallo era sì lungo, ma troppo fino.- "Ci farò il naso di un burattino", disseE così, preso un pezzo di legno, si mise a lavorare. Il giorno dopo, di buon mattino, aprì la bottega e si mise a orinare sui muri; si recò al suo negozio e continuò a scalpellare il legno.- "Aio!" si sentì; Geppetto che ancora non aveva smaltito la sbornia della sera prima rimase incredulo e diede una botta ancora più forte...- "Aio!" sentì di nuovo. Era il suo aiutante che gli teneva lo scalpello.Finalmente il burattino era pronto, Geppetto lo guardò soddisfatto, gli avvitò il naso e lo mise da una parte. In quel momento entrò nella bottega Gina Lollobrigida, vestita da fatina; guardandosi intorno la sua attenzione cadde subito sul lungo naso di Pinocchio e sentì subito qualcosa di umido immezzo alle gambe, era la mano sudata di quel porco di Geppetto che dopo essersela passata in fronte dallo stupore non potè trattenerla. La fatina, scossa, fece un balzo in avanti e il vecchio fece un triplo salto mortale all'indietro per dimostrare le sue capacità.Lei però era rimasta colpita soprattutto da quel bel burattino e decise di animarlo.- "Come si chiama?", chiese la fata a Geppetto, "Pinocchio", rispose lui.La fata si concentrò e Pinocchio cominciò a ballare la break dance; all'inizio era un po' legnoso, ma poi si sciolse e cominciò a girare sulla testa con estrema disinvoltura.- "Grazie!", disse Geppetto, "ma come farò a fermarlo?"- "E spegni quella radio!", rispose la fata, "Trattalo come se fosse tuo figlio, ti lascio anche questo grillo, che lo sorveglierà, ci vediamo Geppis".I giorni passavano, ma Pinocchio come aiutante non ci sapeva fare, e così Geppetto decise di mandarlo a scuola; radunò i suoi pochi risparmi e gli comprò un abbecedario d'oro scritto a mano da Gutemberg in persona.- "Ora dovrai studiare!", sussurrò il grillo.Quelle furono le sue ultime parole famose. perchè Pinocchio glielo sfrombolò subito addosso e lo fece secco.Il primo giorno di scuola Pinocchio era felicissimo perchè non davano i compiti, ma appena fecero l'appello s'indispetti perchè la maestra faceva pronunciare il nome di ognuno tenendo larga la bocca con due diti; arrivato il turno suo gli uscì "Io sono Finocchio" (provate ora voi a dire "io sono Pinocchio" tenendo ben larga la bocca con due diti e capirete). Da quel giorno decise che la scuola era solo una presa in giro e la mattina se ne andava a far salina per le vie del paese.Una di queste mattine, incontrò in un vicolo il suo amichetto Lucignolo, che stava andando in palestra con Lumuscolo e Luferrigno. I due si salutarono e Lucignolo gli diede appuntamento per la mattina seguente al Paese dei Balocchi, che era una grande sala giochi.- "Porta dei soldi", gli disse, "che andiamo a fare un viaggetto, c'è da divertirsi!"L'indomani mattina Pinocchio vendette l'abbecedario e si avviò verso il Paese dei Balocchi. Girando girando su sè stesso si accorse che era sempre rimasto nello stesso punto, ma non poteva fare a meno di girare sulla testa quando ascoltava la brack dance, era più forte di lui. Finito il disco si rimise in cammino e trovò Lucignolo in un angolo che fumava una sigaretta dalla forma irregolare e un certo profumo di rosmarino inebriava l'aria. Vedendo il sorriso stampato sul volto di Lucignolo, si sentì felice anche lui.- "Hei hai portato i soldi?", gli chiese.- "Certo che si!", rispose Pinocchio- "Dammi 10 soldi che ti dò una caramellina che ti farà fare un bel viaggio"Pinocchio, dapprima era un po' incredulo, ma poi gli diede i soldi e mangiò la caramella. Dopo pochi minuti iniziò a parlare dei suoi prigionieri e cominciarono ad allentarsi. I suoi occhi cominciarono a divaricarsi e la testa gli girava finchè il suo naso non andò a sbattere contro la macchinetta degli spicci e, sentendo il tintinnio di gettoni che cadevano sulle mattonelle, si immaginò che lezioni a quell'ora erano terminate ed era lui che suonava la campana, quella del campanile, appeso a un filo. Quando i suoi occhi rimisero a fuoco la sala vide che a tutti cominciavano a crescere gli orecchi; erano tutti ricchioni che gli baciavano il naso. Per evitare di diventare orecchione anche lui, fuggì a gambe levate.E Pinocchio correva, correva, quando alle sue spalle udì una voce, ma che dico una voce, due; che gli dissero:Quanta fretta ma dove corri, dove vai (tuduttuduttù)se ci ascolti per un momento, capirai (tuduttuduttù)lui è il gatto ed io la volpe, siamo in societàdi noi ti puoi fidarIniziarono poi a parlare di certi semini che Lucignolo gli aveva messo in tasca; dissero che sarebbe stato da marruano fuggire così a gambe levate. Lo convinsero così a piantare questi semi così sarebbe diventato ricco; Pinocchio già s'immaginava le piante alte mezzo metro e tutti i rasta che andavano in processione a casa sua, così lasciò gli altri soldi in mano al Gatto e la volpe, e andò a piantare i semi.Arrivò intanto la notte e Geppetto, preoccupato, prese una bottiglia di vino e partì alla ricerca del figliolo.Pinocchio era ancora lì, in piedi vicino alla piantagione aspettando la crescita delle piante, quando si avvicinò la carovana di Mangiafuoco.- "Hei bambino, lo sai che hai un bel culetto a mandorlino?", esclamò Mangiafuoco- "E' tutto merito di mio padre, lo chiamano il mago delle seghe", rispose- "Monta con me che nella carrozza ho anche il riscaldamento e il sedile ribaltabile"Ma Pinocchio, che non era un finocchio, gli diede fuoco alla barba con lo Zippo e gli disse: - "Ma tu sè scemo!"Tornando a casa però, vide con immenso stupore che Geppetto non c'era...- "Forse è andato a cercarmi", pensò, "qui la bottiglia del vino è sparita!"Si incamminò nella notte per le vie del paese, senza trovarlo, decidette così di andarsene alla spiaggia a vedere la bassa marea. Si sdraiò sul bagnasciuga con i suoi occhiali da sole Ray Bac e si addormentò. Geppetto era stato in realtà dentro la Balena, che era uno dei locali più malfamati del porto. Pinocchio fu risvegliato che il sole era già alto dall'urlo quasi disumano di Geppetto che era stato pizzicato da un granchio mentre cercava di prenderlo con le mani, per fare amicizia.- "Ma... questa è la voce del Babbo", pensò, "Babbo! Babbo!!", gli andò incontro urlando.Geppetto lo fissò con gli occhi languidi, poi gli strappò via il naso e ci ammazzò il granchio. Vedendolo in quelle condizioni pietose Pinocchio lo caricò a spalla e lo riportò a casa per evitare che facesse altri danni. Dopo che Geppetto ebbe vomitato due volte, Pinocchio lo mise a letto si addormentò in una sedia al suo fianco.Geppetto si girava e si rigirava nel letto, un po' per la sbornia e soprattutto per il freddo; finchè dopo aver vomitato di nuovo, prese dei fiammiferi e della diavolina con i quali diede fuoco ai piedi di Pinocchio;- "Puttano!", urlò PinocchioGeppetto già russava da un pezzo, e Pinocchio preso dal dolore provò a spegnere le fiamme pisciandoci sopra; questo odore nauseabondo misto al CO2 nell'aria, fece imbarazzare il già debole stomaco di Geppetto che si svegliò e corse ad abbracciare la tazza, cantanto il Te Adoro.Verso ora di pranzo del giorno dopo Geppetto riprese conoscenza e vide degli strani segni neri sul pavimento; era Pinocchio che camminava con i monconi carbonizzati delle gambe. Geppetto andò su tutte le furie, dicendo- "Ma porco mondo! Statte bbuono! Vieni quà che mo' t'aggiusto io! Te smonto e poi do' foco al libretto delle istruzioni!"Comunque era un uomo buono e giusto e non esitò a rifargli i piedi, prendendo il primo ceppo che vedeva, era il ceppo del cazzo, quello che vende la Pia, dove nascono i funghi.La sera dopo Pinocchio era già in crisi d'astinenza dalle droghe e, non riuscendo a dormire, uscì di casa e tornò al Paese dei Balocchi. Geppetto, che anche lui non riusciva a dormire, colse l'occasione al volo per tornare dentro La Balena. Ed è così che a tarda ora, mentre Pinocchio stava rincasando, udì le grida di suo padre provenienti dall'interno del locale.Stava bestemmiando perchè aveva perso tutto a Bestia; Pinocchio non potè sopportare la visione di suo padre in quel modo e si mise di spalle agli avversari a fare i motti; fu così che in breve tempo, giocando sporco, Geppetto stracciò tutti e, finita la partita, si abbracciò con suo figlio. Avendo vinto più di 200 soldi si poteva finalmente permettere una scopata in camera con la fata turchina, e ci scappava anche qualche soldo per i vizi di Pinocchio.E fu così che vissero per sempre felici e contenti.