I viaggi di DUENDA

TUMORE


Ero stanca di vederlo sgorgare catarro da quel buco nella gola come merda dal buco del culo. Talvolta lo trovavo gonfio come un palloncino, talvolta "shrunck" come un pezzo di carne liofilizzata.- Pisto- gli dissi tirandogli la manica del maglione puzzolente, sgualcito e sporco.- Vieni andiamo in Cina!-- Ah ah ah, dove???-- In Cina, ho sentito che se ne fottono delle leggi del mondo e fanno uso delle cellule staminali, le quali se sparate a raffica dentro il male, sono in grado di guarirlo-.Io sono un barbone e non ho un euro e tu lavori da una vita, ma essendo barbona nel cuore possiedi gli stessi miei euri, come si va in Cina?. Non risposi, mi limitai a prenderlo per la mano e dirgli - Chiudi gli occhi, lo senti il motore dell'aereo? Stiamo decollando per la Cina dove hanno il potere di guarirti, dove non servono gli euri, perché chi ha bisogno di salvarsi la vita è esonerato da questo sistema consumistico... ,lo so, forse non è la Cina è il Paradiso, ma noi ci stiamo andando perché ce lo meritiamo, perché se Eluana merita tanta attenzione nello stato in cui era, tu ne meriti il doppio che stai meglio di lei! Mentre Pisto ed io ci preparavamo per il viaggio verso la lontana speranza il caminetto spegneva lentamente le sue e le nostre fiamme, il vino scarseggiava nei bicchieri consumati da sensibili cuori sognanti e il sonno crudo di morfeo ci tendeva le mani facendoci prendere e perdere il volo....