E così dev'essere...

Post N° 93


Sarà anche vero che il mondo là fuori mi costringe a non vedere quello che c’è qua, ma delle cose in testa ti si fermano sempre, ti si improntano nel cervello e pensi che starebbero bene nel tuo “mondo”, fatto dei colori che vuoi tu, delle virgole, dei punti e delle pause che vuoi tu. Di incantesimi, di giochi, di scherzi. Dove se tu vuoi il tempo si ferma.Ho delle cose da raccontare ma più che altro sono segni che hanno tracciato la mappa della mia vita.Ho sempre parlato di me però di quello che ho dentro, mai di quello che è “la mia cornice”.Del “perché” sono così.Mamma ha 10 fratelli e sorelle, papà 8. La mia nonna materna è la mia preferita, l’adoro. Credo sia la donna che più importante della mia vita dopo la mia mamma. Non è un dato di fatto. E’ un onore che le concedo. Il marito è un nonno austero, potente, imponente, mi fa sempre degli scherzi ogni volta che vado a trovarlo, ma non è poi così dentro di me. Ha sempre picchiato i suoi figli ad alcuni ha causato danni permanenti, come all’udito, occhi. I tempi della guerra. Ho cugini che hanno con mia mamma una differenza di età di soli 4 anni. Mia nonna aspettava l’11esimo figlio quando una sorella di mamma era incinta… ma lo persero entrambe. Ho molti ricordi di dei pensieri di mamma che poi sono diventati i miei ricordi. Non ho mai ricevuto un solo regalo da loro a parte nelle occasioni come comunione, cresima.. eppure erano i nonni più belli del mondo. Manesco uno, vittima l’altra. Beh le mani le usava sempre a malo modo mio nonno. Forse la sua più grande punizione è quella di veder morire sua moglie e alcuni dei suoi figli mentre lui invecchia nei migliori dei modi. Nonna se ne va stremata nel 2004 per una malattia che ti porta via la memoria, che ti fa solo sentire i rumori della guerra, bambini piangere, pistole sparare, tradimenti del marito. Sacrifici. Lei si ricordava solo questo. Io dalla sua mente stavo sparendo. Io come i 25 nipoti di primo grado, senza contare i figli dei nipoti. L’anno prima muore il marito della sorella di mamma, stroncato da un infarto sotto la pioggia. Nello stesso 2004 si ammala di tumore la mia zia preferita Anna. Quella che per me è stata la mia seconda madre quando da piccola la vera mamma era impegnata a seguire mio fratello, nato disabile. Mi è mancata la mia mamma… mi rendo conto che sono cresciuta da sola. Con tutto l’affetto di tutti. Ma tranne quello di mamma… che c’era. Ma non c’era. Io capivo quello che succedeva ma la notte piangevo lo stesso. Odiavo i sogni che facevo e le visioni di sagome che mi facevano paura. Ancora oggi se ci penso non so esattamente quello che vedevo. Il tumore di zia è incurabile, per colpa della mala sanità, per colpa della morte che a casa mia è già venuta troppo spesso e che ormai ci chiama per nome. Qualche anno prima ha risparmiato la mia vera mamma, che sempre operata di tumore è riuscita a curarsi… così come un’altra sorella che alla sola età di 33 anni è obbligata a asportare utero e quant’altro per tenere cara la vita. L’unica fortuna è stata che aveva già quattro figli. Quando successe a mamma io ero troppo piccola per capire… ma mi sembrava che cmq tutto sarebbe andato per il meglio. Non pensavo che si poteva rischiare la vita. Anna non ce la fa e mi lascia. Con tutta la rabbia di questo mondo, forse perché capì certe cose, forse perché capì che contro certe cose non riesci a lottare, forse arrabbiata per un qualcosa che non ci ha mai detto. Straziante. Mio nonno vede… Subisce i divorzi di diversi figli e figlie. In dieci le probabilità di diverse cose è molto alta. Io continuo ad adorare la famiglia di mamma. È così colorata… è così amorevole. Con tutti i dolori di questo mondo la vedevo forte. Ora vedo solo lo sgretolamento, uno dopo l’altro.Uno di loro col tempo si ammala per questa cosa, si trascura, si trascina e a me non me lo leva nessuno dalla testa che lui si sia ammalato per amore e che amore sia morto. Un dispiacere enorme gli ha provocato quello che l’ha portato via. E’ scientificamente provato che il tumore può scaturire anche da un dispiacere. Le cellule si ammalano e poi tutto si sviluppa… Morale, stesso tumore della Anna. Nel giro di due mesi se ne va anche lui… siamo all’inizio del 2008. Mio nonno vede…Passano 20 gg e si scopre che un altro fratello di mamma ha un tumore al cervello. Siamo ai giorni di oggi. Come ho vissuto io queste perdite? Sono dall’età di 13 anni che vedo le persone che amo andarsene. Non faccio altro che immedesimarmi in coloro che hanno capito che per loro non c’è un domani. Ho cercato davvero in tutti i modi di essere d’aiuto. Ma io che posso fare? E poi ho sempre un peso sul cuore… quello che poi mi segue ogni giorno, il fatto che mio fratello sia… beh… che non cammini. Il mio futuro… è un pensiero che non scrivo, per il semplice fatto che parla da se. Per questo vorrei scomparire per sempre. A differenza di quello che lui stesso crede io ho una ferita grossa così che mi pervade il corpo. Che mi blocca il respiro che mi costringe ad annaspare. Anche la famiglia di papà ha dei casi. Un fratello morto per lo stesso male ed una per fortuna che ha solo rinunciato alla parte di un seno. Ma è viva. La mia mamma è viva. Non parlo molto della famiglia di papà… non so quasi nulla, ho pochi ricordi, lui con me non è mai stato molto espansivo. La sua mamma a differenza dell’altra nonna mi ha sempre regalato il mondo ogni volta che andavo. Il mio nonno paterno era il nonno più simpatico del mondo, mi faceva ballare i balletti sardi, mi cantava le canzoncine… mi chiamava PIPISIA… che è un gergo simpatico per dire piccolina. Eppure… ora lo rinnego quasi. Anche nonna dopo diversi anni di coma vegetativo se ne va e lui dopo neppure sei mesi si mette con una connetta… vedova anche lei. Si compra il cellulare, rinnega quasi i suoi figli e concede del tutto a questa che per noi è solo un peso. Non lo vuole per farsi compagnia. Vuole essere campata, ma lui è troppo anziano per capirlo. Non ricorda il mio nome. Ecco cosa me l’ha fatto rinnegare. Ma sono passati anni ormai è forse è meglio pensare solo che è vecchio e che è giusto che scelga la strada della sua morte. Ho delle voragini dentro. La mia cornice non è poi così bella… e che nessuno osi dire che ci sono cose peggiori perché io nella mia vita ho già vissuto il peggio di tutto. Il mio incidente… credo che non sia un caso. Io non so quanti di voi arriveranno a leggere il finale di questo post… ma chiedo già scusa a tutti per diverse cose, per i miei motivi. Per la mia assenza. Questo è uno di quegli argomenti che per forza di cosa ti rimane sul cuore come un tatuaggio. E’ la mia vita. Ecco perché ho paura. Mi è concesso averne. Mi è concesso piangere questa notte. “guardala in faccia la realtà, per quanto è dura sarà sfortuna… guardala in faccia la realtà… è meno dura…se c’è qualcosa che non ti va, tu dillo alla luna, magari porta fortuna… dirlo alla luna…” “… e se sarà dura la chiamerò sfortuna… maledetta sfortuna…”