Enjoy the silence

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  "Vado a casa", mi sono detta dopo aver fatto spese.Ho comprato tutto ciò che non serviva, ma dovevo fare spese.Passo a posare il tutto, Sophy sarà contenta di vedermi, ma dopoandrò a "casa", ne ho bisogno, ne ho voglia e oggi mi va così. Me nefrego del letto disfatto, e della robaccia in giro , vado.So già cosa mi aspetta, so già che inizierò a ricordre dal momento chevarcherò la soglia di quel portone, quante volte ho girato quella chiave,ma oggi è già diverso da ieri, oggi iniziano i ricordi..."Lo zainetto sulle spalle, oggi ho le chiavi di casa finalmente, mie! che orgoglio per una bambina di soli undici anni, non tutti hanno questa fiducia dai propri genitori.Girano dentro la serratura tintinnando,sembrano magiche."Lo specchio dell'ascensore riflette quello che sono oggi, ma guardandobene,dietro ci si può ancora scorgere i riflessi del passato...Mi ritrovo entrando finalmente a casa avvolta inquel solito odore familiare quello stesso che ti riconduce a una vita passata nella sicurezza.Tutto è luminoso, lo è sempre stato a casa.Dalle ampie finestre intravedoil cortiletto dei guai nascosti e dei giochi chiassosi...Tutto è immobile oggi, tutto sospeso e io al centro della mia gabbia mobile osservo ogni piccolo particolare di ciò che sembra così allettante ma nonpiù a mia disposizione.