Evoluzione

Tutti i popoli hanno le loro memorie


Giusto per fare un po' di memoria vorrei ricordare (limitandomi alla specie homo sapiens sapiens)- gli eccidi compiuti dai Romani nei territori sottomessi- le stragi di Aztechi da parte degli Spagnoli- le stragi di Inca da parte degli Spagnoli- le stragi di Pellerossa da parte degli Europei- la tratta degli schiavi- L'uccisione dei Palestinesi- ..................................Si sono distrutte intere culture provocando l'eterno oblio di lingue, letterature, storia, pensieri che avevano richiesto millenni di elaborazioni. Abbiamo privato interi popoli dell'orgoglio di essere stati grandi, li abbiamo declassati a servi nella loro casa.Però è meglio dire che i cattivi erano altri, spietati, orribili carnefici. Noi siamo diversi, noi siamo innocenti.Da sarda avrei da fare ancora delle considerazioni. Noi Sardi abbiamo avuto due splendidi periodi: quello nuragico e quello giudicale.Il periodo nuragico si è talmente annullato a causa delle invasioni puniche e romane che abbiamo perso anche una conoscenza basilare: qual era la funzione dei nuraghi? Non abbiamo cognizione dell'antica lingua che rimane solo in alcuni toponimi e in alcuni relitti. Quel poco che conosciamo lo sappiamo tramite gli scavi archeologici che, come si sa, consentono solo di fare ipotesi. Quel nostro passato è immerso in una densa nebbia che ci rende dubbiosi ed incerti.Il periodo giudicale è talmente declassato che non vi è traccia nella storia che si studia a scuola. Eppure gli scarsi documenti presentano un popolo fiero che ha saputo tener testa ai nuovi invasori e che ha dato filo da torcere agli Aragonesi. La Carta de Logu è un codice di leggi che dimostra l'alto grado di cultura e civiltà raggiunto in Sardegna in quel periodo.Noi Sardi non abbiamo neppure coscienza della nostra capacità di autogestione, perché non conosciamo la nostra storia. Ci sembra di essere incapaci di procedere in autonomia perché l'unica storia che conosciamo è quella di un popolo sottomesso, deriso, svilito da popoli di rapinatori.A noi è capitato ciò di cui parlavo più sopra, ci hanno rubato il passato.Senza passato siamo come una pianta senza radici, che per nutrirsi e sostenersi è abituata a rivolgersi ad altri. Sono così delicati i meccanismi di questo nostro esistere che basta poco per sconvolgere i percorsi individuali e sociali. La capacità di decidere non nasce dal nulla ma è indotta dalla sicurezza di sé e dalla fiducia nelle proprie scelte. La sicurezza di sé nasce in un clima di autonomia e di dominio del territorio. Non per nulla i due periodi d'oro della Sardegna sono scaturiti da due momenti nei quali l'Isola è stata libera e padrona di sé e delle proprie risorse.Adesso invece siamo servi di coloro che fanno di tutto per svilirci e per annullarci. Dove troveremo la forza per riprendere il controllo dei nostri destini? Conoscere quel poco che gli storici sono riusciti a recuperare può indubbiamente aiutarci. Ma che fatica studiare il nostro passato!Più facile stare appresso a chi conosce bene le proprie radici e ne fa strumento di oppressione imponendo continuamente le proprie memorie come se fossero le uniche degne di conservarsi come monumenti imperituri. Non c'è popolazione più misera di quella che non sa trovare in sé gli elementi della propria identità. Mi fa male parlare di questi argomenti ma non posso fare a meno di pensarci. Forse spero ancora che qualcosa cambi, che arrivi il giorno della memoria anche per noi.