Senza regole

Spread balneare


 Tutti in ferie! Intanto lo spread a malapena si ferma, poi salta su, poi una parola lo ributta giù. Siete al mare? Ecco, osservatelo. Lo spread è come lui: ora calmo, ora agitato, quando più, quando meno, poi occhio ad una possibile onda anomala. Finchè siamo sulla spiaggia può anche andare quasi tutto bene, ma se entriamo tutti in acqua ci manca solo l’arrivo di un bell’improvviso temporale estivo e siamo fritti.Abbiamo lasciato che tutto fosse dominato dall’economia, dal dio denaro. Ecco qui le conseguenze. Ma la cosa che fa più ridere, se ridere si potesse, è che questo disastro spetta ai politici risolverlo. Un comico fantasioso non saprebbe tirare fuori una battuta più assurda di questa. Il motivo è semplice e va trovato in una parolina: velocità.Sì, il problema serio è la diversa velocità con cui si muovono la politica e l’economia. La seconda vola alla velocità non della luce, ma dei pc. La prima si muove alla velocità di un bradipo con l’asma. La borsa si muove nell’attimo, come quando si riprende o cala negli ultimi minuti; la politica, almeno in Italia, conosce solo il tempo futuro.Faremo, attueremo, ci saranno. Quando? Alla fine mai o quando è troppo tardi. Berlusconi ha detto “ora è il momento delle riforme strutturali”, poi è arrivato Monti e ha detto la stessa cosa (appena impennate alle stelle le tasse) e fino ad oggi si è vista solo, di sostanziosa, la riforma delle pensioni che ha creato una nuova categoria di disperati: gli esodati.Draghi ha detto che l’euro non deve cadere e la BCE farà di tutto per impedirlo. Spread giù. Tre giorni, l’economia ha concesso tre giorni di fiducia. Un tempo eterno per lei! Poi non ce l’ha fatta più! Nulla si è fatto di concreto? Ok, tutto come sopra e spread su.Intanto la Germania afferma il suo nuovo nazionalsocialismo dando inizio alla terza guerra mondiale. Niente cannoni, stavolta: l’arma letale di turno è il portafogli.I politici continuano a mangiare indisturbati e noi … osserviamo il mare in silenzio.BUON FERRAGOSTO A TUTTI.