Senza regole

SEGUITO AL POST N. 32


Nel mio post n. 32 ho parlato di un bambino di nome Simone. Ora i corsi di nuoto sono finiti e non c'è più contatto, modo di avere notizie.La vita è buffa, strana, stupefacente, a volte. Così mi capita che verso le 14,00 arriva in stazione la metro, salgo, resto in piedi davanti a persone sedute e sento "ciao".Un ragazzo di 12 anni circa mi sta sorridendo. E' scuro di pelle (mulatto), occhi grandi e ... ricambio il saluto un po' perplesso.Il guaio della piscina è che memorizzi più le cuffie degli allievi che i loro lineamenti. Senza cuffia i loro visi cambiano completamente. E io non sono affatto fisionomista.Ma poi ricollego e riconosco: il cugino di Simone. Gli chiedo di lui e mi dice che sta bene, che va tutti i giorni in ospedale per la terapia, ma poi torna a casa. L'ha detto con serenità e convinzione. Beh, che stia proprio bene ho seri dubbi, ma almeno un passo avanti è fatto, visto che a suo tempo era ricoverato a tempo pieno.Non credo proprio che il prossimo anno potrà tornare, probabilmente non lo rivedrò mai più, ma ... nello stesso giorno, alla stessa ora, nella stessa carrozza della metro (un caso su un miliardo), ci siamo trovati il cugino ed io ... e almeno ho saputo qualcosa.Ancora forza, Simo!!!! I tuoi occhioni scuri devono tornare a brillare di gioia!!!