Daniel Lopez

SPIEGARE LA GUERRA A UN BAMBINO


DA:  Racconti d'agosto 2015 - n. 8    di  FULVIO RUSSO alla fine della lettura, ditemi se non vi sono venuti i brividi.Il giorno che scoppiò la guerra io avevo sette anni. Quel pomeriggio mio padre si alzò dalla poltrona dello studio, spense la radio e mi disse: "Federico vieni con me" e mi portò in salotto. Si fermò davanti all' étagère pieno di fotografie incorniciate, quelle che io non dovevo toccare."Questo lo conosci è zio Carlo quando era giovane, e quest’altro, invece?Bravo, è il nonno quando partì per fare il militare, e questo sei tu quando sei nato, avevi solo otto giorni. guarda la mamma come è contenta. Pensa che la cornice l'ha fatta lo zio Mario, bella eh ?E questi pure li conosci: i cuginetti Anna e Michele, quando erano piccoli. Qui è quando andammo in vacanza al mare da zio Osvaldo. Tu non c'eri ancora.Fu un'estate bellissima, ogni volta che vedo questa fotografia mi sembra di sentire il profumo dei pini. E poi c'è zia Armida che ti vuole tanto bene e il povero Nonno Ernesto che non c'è più e tante altre persone che conosciamo.E questo sei tu, con grembiule e cartella, pronto per il primo giorno di scuola. Ora è solo una bella foto ma un giorno, quando sarai grande, sarà importantissima. Bene, ora vai un po' più in là e stammi a guardare".Stese il braccio sul marmo dell' étagère e cominciò lentamente a spingere le foto verso l'orlo.Il primo a cadere fu lo zio Osvaldo, il vetro andò in pezzi e io gridai!Mio padre continuò e zia Armida raggiunse per zio Osvaldo con lo stesso fragore di vetri rotti e cadde anche la campana di vetro e l'angioletto di porcellana e i miei cuginetti e pure il nonno.Io ormai piangevo e gridavo a mio padre di fermarsi ma il suo braccio arrivò fino in fondo.Fino in fondo,  fino al mio primo giorno di scuola che rovinò in pezzi sul pavimento."Ecco Federico, questa è la guerra". Poi mi strinse forte-forte a lui e, senza neanche che me ne accorgessi, mi fece scivolare in bocca una caramella buonissima. “E questa è la Pace, Federico, la senti come è dolce? La pace è dolce ricordatelo sempre".Fulvio Russo