Daniele&Co

FILI


Sono fili che ci reggono,fili che ci strangolano,come ragnatele corrono fra te e me.Sono fili che sottendono parole in equilibrio instabilecome tante ballerine tra le nuvole,fili elastici ci unisconoe pių ci allontaniamo pių ci attraggono,elettroni intorno a un nucleo si incrocianosoltanto per un attimoe con un fil di voce si sussurrano qualcosae poi ripartono.Fili della tela di Penelope tessuti e poi disfattiio e te.Distanti come i capi di una cordache le nostre dita pizzicanoe vibra come un organo di note silenziosead ogni battito.tic...tacOscilliamo come un pendolo.Burattini appesi a filiche le nostre mani tiranoche si annodanoe a volte sfuggono,fili d'erba calpestati che a fatica si rialzano.
Due gradi verso l'alto,due a sinistra,e in mezzo fili troppo tesi.Fili di discorsi persi e poi ripresisenza mai venirne a capo.Fili rosso cupo che ricamano indecifrabili messaggi in codice,fili che riunisci in trecceche io adoro sciogliertiche legano i tuoi polsi docili a ricordi semplici.Fili d'oro tracciano parabole nel buio dell'estatedando ai desideri un'animaE tu diventi musicasuoni in metricaarmonia ipnotica,stregato da te che sei la mela della favola.Perduti nello stesso dedalo facciamo su un gomitolo,ma il filo che inseguiamo č il medesimo.E un giorno taglieremo insieme il filo del traguardoe resteremo finalmente senza fili fra di noi,guinzagli d'aquiloni insofferenti che strattonanoper liberarsi e perdersi nel vento