8 Gennaio 2007
Grazie Gianluigi
Nella Città Eterna dell’indulto Gianluigi Barbieri
ha dimostrato di non aver capito nulla della vita. Gianluigi è un
disabile. Ha preso un autobus alla casbah di Roma Termini. Il jumbo bus
40 dell’Atac. Un nordafricano stava verificando la presenza di contanti
in una borsetta. La borsetta non era sua. Gianluigi ha gridato “Signora, attenta”.
L’ispettore della borsetta ha reagito Fare passare qualcuno per ladro
non è politically correct. E ha colpito con un pugno in faccia
Gianluigi. Spalleggiato da due suoi amici. Tre contro uno. Gli ha
spiegato cosa pensava di lui: “Sporco down, malato di mente”.I
passeggeri hanno prima fatto finto di nulla. Loro non c’entravano. Non
erano né disabili, né borseggiati. Poi hanno manifestato la loro
indignazione. Nei confronti del disabile. Che li ha messi in condizioni
di pericolo. Una sola persona è intervenuta chiedendo all’autista di
chiamare le forze dell’ordine e di bloccare la vettura. L’autista ha
raggiunto diligentemente la fermata più vicina e ha aperto le porte dell’autobus.Il sindaco della Città Eterna dell’indulto ha voluto rimarcare: “L’eccezionale coraggio dimostrato da Gianluca fa parte dell'anima di Roma,
che ogni giorno riesce a dare prove concrete di quel senso di
solidarietà e responsabilità in grado di contribuire a garantire la
migliore qualità della convivenza civile e della sicurezza nella nostra
città”. Veltroni allude, senza dirlo, all’ anima di Roma espressa a
piene mani dal gregge di persone stipate nel jumbo bus.Gianluigi non ha capito nulla. Il padre carabiniere gli ha dato una educazione repressiva. I ladri sono persone che sbagliano.
Non si turba l’indifferenza pubblica senza pagarne le conseguenze. La
stessa signora che stava per essere derubata non l’ha ringraziato. Gli
serva da lezione. I derubati non vogliono fastidi. E quanti sono i
derubati in Italia? Dovessero gridare tutti: “Al ladro!” cosa ne
sarebbe del nostro futuro? Tacere, sopire, sedare, indultare,
parlamentare.