I morti della mutua
Tra i poteri occulti dello Stato ci sono gli ospedali. Operano con
discrezione e senza sosta per migliorare le casse dell’Inps. Praticano
l’eutanasia da inefficienza. Un approccio tutto italiano, non
perseguibile dalla legge, ma che produce grandi risultati, soprattutto
per i pazienti anziani. Dicono che muoiano 90 pazienti al giorno
per errori medici negli ospedali. Io non ci credo. Non ci voglio
credere. E’ un numero ridicolo. Devono essere molti di più. Nessuno
però sa quanti sono veramente. Non c’è una statistica ufficiale.
Meglio non sapere. L'anno scorso l'Istituto superiore di sanità ha
provato a misurare la mortalità da bypass nei centri di
cardiochirurgia. Il solo risultato è stata una rissa all’italiana. Una
serie di querele.Un dato certo però esiste. Ed è che su due pazienti che muoiono nel mondoa
causa di un errore medico, uno si potrebbe salvare. Prendendo per buono
il numero di 90 morti al giorno per 365 giorni. Totale annuo 32.850.
Salvabili 16.425. L’equivalente di una trentina di gommoni a Lampedusa.
Donald Berwick con il suo
Institute for Health Care Improvement, un ente no profit, lo ha dimostrato con l’iniziativa: ‘
100.000 lives'. Nei tremila ospedali americani che hanno aderito la mortalità è crollata. 120 mila decessi in meno rispetto al precedente periodo di 18 mesi.Basta
poco per salvare una vita. Non si è contato quasi nessun caso di
polmonite da respiratore meccanico grazie a semplici accorgimenti come
il tenere il paziente con la testa del letto sollevata. Gi operatori si
sono impegnati a lavarsi le mani prima di toccare i cateteri. E’ stata
prescritta un’aspirinetta prima di dimettere gli infartuati.Cosa
preferiamo, ridurre le tasse o tenerci uno stuolo di pensionati? Io
sono incerto, ma un po’ mi dispiace per i pazienti. Chiedo quindi a
Berwick di venirmi a trovare, di incontrare i responsabili di alcuni
ospedali italiani per replicare la sua iniziativa. Poi, se ci
riusciremo, faremo da soli.