I raccoglitori di margherite
La Finanza ci spiava, il Sismi ci spiava, la Telecom ci spiava. Chi sarà il mandante?Mi viene da ridere a fare la domanda. Chi aveva il potere di farlo se non il precedente governo?
Se le elezioni fossero andate diversamente c’era il colpo di Stato.
Come faccio a dirlo? Sensazioni. Le stesse che, credo, avete anche voi.Però adesso basta. Da chi dipendevano il Sismi, da chi l’Agenzia delle Entrate, da chi la Telecom? Questi personaggi come si chiamano? Facciamo
un ripassino: Pollari, Tremonti, Tronchetti. E allora è così difficile
arrivare alla verità? Li si convoca in commissariato. Li si interroga
con dolcezza. In caso di reticenza li si trattiene in carcere il tempo
necessario. Anche tutta la vita. Per non inquinare le prove e per
nostra tranquillità.Poi si istituisce una commissione di inchiesta popolare.
Evitiamo per favore quella parlamentare. Ci sarebbe un palese conflitto
di interessi. I giudici sarebbero gli stessi intercettati. Quelli che
hanno fatto carte false per bruciare le carte. Certo,
lo hanno fatto per la democrazia. E anche per il contenuto delle
intercettazioni. I cittadini, dopo aver esaminato le prove,
decideranno. Sotto gli occhi di tutti.Demagogia? Certo demagogia
populistica qualunquistica. Parole con cui i coglioni e le anime belle
prendono le distanze dai cittadini. Ma il garante della privacy cosa fa nella vita? Raccoglie le margherite?E
Prodi cosa aspetta a parlare al Paese a reti unificate per dire chiaro
e tondo che i responsabili verranno puniti senza sconti? Forse un cenno
di assenso di bertinottidalemarutelli, padrefiglioespiritosanto?I cittadini si aspettano ben altro da lei, dipendente Prodi. Se non sa comunicare, almeno ci provi. Noi la corriggeremo.