Chiacchiere e distintivo
Romano Prodi, il nostro dipendente al governo più alto
in carica, ha nominato i ministri. Queste persone determineranno la
politica dell’Italia dei prossimi anni. Mi sembra quindi opportuno
chiedere le motivazioni delle nomine. Sono incarichi pubblici, di
dipendenti che paghiamo noi, che potranno cambiare il nostro futuro.Mastella alla Giustizia, perchè?
Di Pietro alle Infrastrutture, perchè? D’Alema agli Esteri, perchè?
Vorrei sapere il perchè delle scelte. Essere confortato che ci sia una
ragione di competenza, di tutela del Paese, di esperienza dietro ad
ogni persona. Non vorrei che ci fossero valutazioni politiche, di
rappresentanza, di spartizione del potere. Non voglio neppure pensarlo.
Non ci credo.
Però, un piccolo tarlo mi rode.
I soliti cattivi pensieri. E se un ministro, anche solo uno, non fosse
lì per effettive capacità, ma per qualche ricattino, per una sua voglia
di protagonismo?Per sicurezza vorrei le motivazioni, le credenziali.Invito
i ministri che lo ritengono ad esporle con una lettera al blog insieme
agli obiettivi che si propongono di ottenere in questa legislatura.Sarò felice di pubblicarle insieme ai commenti.
Forse mi sono montato la testa. Forse il blog ha un tasso alcolico troppo
elevato. Ma credo che sarebbe un bel gesto se alcuni ministri si
mettessero in gioco in rete, in modo diretto con le persone da loro
rappresentate.Un segnale che le cose stanno cambiando.