L'esercito delle dodici scimmie
Il corpo elettorale non è fatto da cinquanta milioni di italiani. E’ formato da una dozzina di persone. I capi di partito. Un gruppetto di individui che senza una ragione apparente, ma grazie a una legge indecente,
ha deciso chi deve rappresentare gli elettori. E chi deve fare il
ministro. O il sottosegretario. Prodi, Rutelli, Casini, Berlusconi,
Bertinotti, Pecoraro Scanio, Diliberto, Di Pietro, Fini, Bossi,
Pannella, D’Alema. Gli altri mancia.La democrazia è morta. In parlamento siedono amici, parenti, mogli, amanti, lacché, sodali, avvocati. Tutta roba loro. Tutti con chiamata diretta. Tutti con la vocazione.Prima delle elezioni il centrosinistra voleva salire sull’Aventino.
Adesso sta benone a Montecitorio. Tutti hanno fatto una scorpacciata di
maiale. La legge porcata è buona, tanto buona, irresistibile dopo
averla assaggiata.Ora si parla di referendum per una nuova legge
elettorale. Si ammicca (Amato), consiglia (Napolitano), converge
(Berlusconidalema), proclama (Prodi), minaccia (Bossi). Un teatrino
indegno. Che proseguirà nella reggia di Caserta. La legge elettorale va abolita
e ripristinata quella precedente. Che consentiva di scegliere il
candidato. Dopo. Solo dopo, si potrà discutere su come migliorarla. Se
una legge può dirsi illegittima, l’attuale legge
elettorale lo è. Il Parlamento è fatto dalle segreterie di partito.
Questo governo è stato eletto per cancellare questa porcata. Non per
discuterla con gli allevatori di porci. C’è stato un golpe. Tutti lo sanno. Nessuno dei partiti lo ha subito. Solo gli italiani.