DanyLove

Usurati


Nel fantasma del dibattito sulla riforma delle pensioni c’è un punto sul quale Rifondazione Comunista pare non intenzionata a cedere in alcun modo: la tutela dei lavoratori addetti ad impieghi usuranti. Ed io dico assolutamente sì: già faticano a campare facendo, non giriamoci attorno, i lavori più umili e meno soddisfacenti. Che almeno si possano godere il meritato riposo. 30 anni di lavoro e poi, ovviamente se vogliono, a casa. Il problema qual’è? E’ identificarli questi lavori usuranti. Per alcuni, vedi ad esempio alla voce fabbrica, non ci sono dubbi. E’ a questo punto che il Ministro per la Solidarietà sociale Paolo Ferrero prende alla lettera la sua carica e parte per la tangente: Chi fa un lavoro usurante, che sia fare il vigile urbano a un incrocio, o la maestra in una scuola materna, o l’operaio di linea, francamente è difficile dire se uno è più usurante dell’altro…”. Santa Madonna. Questo ha visto troppi film “guarda che ti sbatto a dirigere il traffico“. Vigili urbani agli incroci ne avrò visti si e no cento in più di diecimila giorni di vita. E - peraltro - quando ci sono fan più casino che senza. E come mai, se è un lavoro tanto tremendo, ai concorsi ci sono cento e passa candidati per ogni posto disponibile? Ma è sulle maestre che mi giran proprie le balle. Poverina la maestra. Oh, che sia faticoso concordo. Ma il modo in cui lo dice pare più significare “sai che due coglioni con quei marmocchi“. Ovvero l’esatto opposto di come quel lavoro dovrebbe essere visto e, soprattutto, vissuto. Caro Ferrero, della fatica lasci che se ne preoccupino le maestre. Le si preoccupi piuttosto che ci siano buone maestre e non paracule o scaldasedie. Anche io, però. Dovrei essere un po’ più comprensivo. A sentire certe stronzate, parlando in generale s’intende, si capisce chiaramente che il lavoro del politico deve essere davvero tanto tanto usurante, visto come il cervello va in pappa. Il più usurante di tutti direi, visto che appena dopo due anni e mezzo di lavoro si acquista il diritto ad un vitalizio.