Creato da Daphne.74 il 27/10/2004
Non può piovere per sempre
|
Daphnedia
La malinconia è un sentimento simile alla tristezza, che spesso si ripresenta dopo una visione "nostalgica" di qualcosa. La malinconia è una sorta di tristezza di fondo, quasi non consapevole. Una persona malinconica è spesso di nuovo triste dopo alcuni minuti.
Tipico della malinconia è un atteggiamento triste e nostalgico o in alcuni casi depresso e privo di voglia di fare.
Si potrebbe definire come il desiderio, in fondo all'anima, di una cosa o di un amore che non si ha mai avuto, ma di cui si sente dolorosamente la mancanza. La malinconia si può manifestare in espressioni del viso, in un sentimento di tristezza che può durare anche una vita.
Fonte: Wikipedia
L'angolo dell'acidità
"Ti capisco"
"Ti ringrazio"
Sottotitolo: "Brutto idiota, tu non capisci proprio una beata fava!!!"
Area personale
I miei Blog Amici
Seguimi...
Tag
Menu
Cerca in questo Blog
« HO SCELTO TE | RICHIESTA DI CITTADINANZ... » |
Questa l'ho sentita per radio questa mattina, rispecchia molto il mio attuale stato d'animo e ho voluto postarla. E non me ne pento.
Buona lettura,
Dap
Dalla donna che sono mi succede, a volte,
di osservare nelle altre, la donna che potevo essere;
donne garbate esempio di virtù, laboriose brave mogli,
come mia madre avrebbe voluto.
Non so perchè tutta la vita ho trascorso a ribellarmi a loro.
Odio le loro minacce sul mio corpo, la colpa che le loro vite impeccabili,
per strano maleficio mi ispirano;
mi ribello contro le loro buone azioni, contro i pianti notturni sotto il cuscino,
contro la vergogna della nudità sotto la biancheria intima, stirata e inamidata.
Queste donne, tuttavia, mi guardano dal fondo dei loro specchi;
alzano un dito accusatore e, a volte, cedo al loro sguardo di biasimo
e vorrei guadagnarmi il consenso universale,
essere "la brava bambina", "la donna per bene", la Gioconda irreprensibile,
prendere dieci in condotta dal partito, dallo Stato, dagli amici, dalla famiglia,
dai figli e da tutti gli esseri che popolano abbondantemente questo mondo.
In questa contraddizione inevitabile tra quel che doveva essere e quel che è,
ho combattuto numerose battaglie mortali, battaglie inutili,
loro contro di me - loro contro di me che sono me stessa -
Con la psiche dolorante, scarmigliata, trasgredendo progetti ancestrali,
lacero le donne che vivono in me che, fin dall'infanzia,
mi guardano torvo perchè non riesco nello stampo perfetto dei loro sogni,
perchè oso essere quella folle, inattendibile, tenera e vulnerabile
che si innamora come una triste puttana di cause giuste, di uomini belli e di parole giocose,
perchè adulta, ho osato vivere l’infanzia proibita
e ho fatto l’amore sulle scrivanie nelle ore d’ufficio,
ho rotto vincoli inviolabili e ho osato godere del corpo sano e sinuoso
di cui tutti i miei avi mi hanno dotata.
Non incolpo nessuno.
Anzi li ringrazio dei doni.
Non mi pento di niente come disse Edith Piaf:
ma nei pozzi oscuri in cui sprofondo al mattino,
appena apro gli occhi, sento le lacrime che premono,
nonostante la felicità che ho finalmente conquistato,
rompendo cappe e strati di roccia terziaria e quaternaria,
vedo le altre donne che sono in me, sedute nel vestibolo,
che mi guardano con occhi dolenti e mi sento in colpa per la mia felicità.
Assurde brave bambine mi circondano e danzano musiche infantili…contro di me;
contro questa donna fatta, piena , la donna dal seno sodo e i fianchi larghi,
che per mia madre e contro di lei, mi piace essere.
Gioconda Belli
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
|
Piccole parole crescono
Non so più il sapore che ha
quella speranza che sentivo nascere in me;
non so più se mi manca di più
quella carezza della sera
o quella voglia di avventura,
voglia di andare via.
Ultimi commenti
Inviato da: Lire
il 05/08/2013 alle 10:04
Inviato da: generic levitra online
il 18/03/2009 alle 02:40
Inviato da: eroma2
il 13/06/2008 alle 12:42
Inviato da: Anonimo
il 26/05/2008 alle 15:45
Inviato da: unmondoblublu
il 22/04/2008 alle 18:11