SIRENE

I limiti dell'umano sapere


La siepe di Leopardi,le Colonne d'Ercole dell'Ulisse dantesco,l'Hindukush dell'Alexandros di Pascoli:tutti limiti alla conoscenza,confini che delimitano l'essenza umanae precludono il sapere assoluto e divino;così l'uomo può solo contemplare e sognare ciò che sta 'oltre',immaginare i 'sovrumani silenzi',o gli oceani e le terre 'del mondo sanza gente',o i nuovi popoli da sottomettere in India.Ma se l'uomo varca il confine ed entra nella dimensione divina,beh, allora per lui  non c'è scampo, c'è solo morte.Binomio episteme(/gnosis)-thanatos sempre inesorabilmente fondamentale.Morte che Leopardi non prova perchè se ne sta seduto a contemplare la siepe e criticare l'Odisseo omerico;morte che l'Ulisse dantesco conosce approdando al Purgatorio(ora sa cosa c'è 'oltre' ma non lo potrà mai raccontareperchè sopraggiunbge la morte; dopotutto è inammissibile che un uomo partecipi del divino;Dante stesso contemplando l'aleph della Trinità non lo sopporta e perde i sensi,e lui è già un 'raccomandato', Ulisse non lo era);morte che Alessandro Magno percepisce nel suo animo,quando vede che le sue aspettative vengono meno(ora che ha raggiunto l'India rimane insoddisfatto perchè non può più sognarla).Oppure i cancelli di Auschwitz per P. Levi.Ma in questo caso si gioca qualcosa di ancor più importante:nell' 'oltre' non c'è il divino ma semplicemente e meravigliosamente l' 'umano'.E oltrepassare quel limes è la più bella aspirazione che l'uomo di quel tempo potesse avere...