Serendipity

Post N° 61


Kevin Ayers-Joy of a toyBohemienne nel modus vivendi, di neppur tanto vaghe somiglianze barrettiane, almeno dal lato dell'eccentricità, questo signore continua a stupirmi ad ogni ascolto. Un disco come Joy of a toy è un concentrato di puro romanticismo, spesso indirizzato a ballate sognanti, altre volte a vagheggi ironici e scanzonati. Membro dei Soft Machine, lascia la band percorrendo un percorso solista che io riesco ad apprezzare quasi in toto, addirittura fino agli ultimi lavori, leggermente diversi dai primi. Questo album svetta fra i miei preferiti in assoluto della scena canterburiana, anche se a mio modesto parere non va limitato ad un genere, perchè il calore di questo artista è straripante ben oltre le etichette. Se amate sognare, tirate alla luna come fa lui e lasciatevi innamorare. Ne varrà sicuramente la pena.