Questa volta la colonna sonora che accompagna il mio viaggio fino alla fiera di Novegro è un improbabile mix fra la depressione disincantata del Waters di The Final Cut e il sogno struggente quanto felice di Fiorella Mannoia sui tappeti dei cieli di Irlanda. La Torino-Milano è come sempre un arzigogolio infernale che mi dà tregua solo all'uscita per Linate. Senza contare che fa caldo, oggi. Troppo caldo. E troppo caldo ad una fiera può significare molte cose, la prima delle quali: poca voglia di fare con calma e fretta di concludere. Mai mi era successo di saltare la prima ronda di perlustrazione. Di solito impiegavo la prima ora a buttare un occhio qua e là, facendo raffronti sui prezzi, chiaccherando a destra e sinistra. E solo dopo pranzo, con le idee più chiare, partivo all'attacco. Questa volta il caldo mi ha dato un pò alla testa e sono partito in quarta. Ottimi acquisti, non posso lamentarmi. Ma è anche vero che dopo un'ora e mezza avevo le tasche vuote, il fiatone e uno strano cerchio alla testa che faceva rima con stanchezza post shopping musicale compulsivo.
Fiera del disco a Novegro
Questa volta la colonna sonora che accompagna il mio viaggio fino alla fiera di Novegro è un improbabile mix fra la depressione disincantata del Waters di The Final Cut e il sogno struggente quanto felice di Fiorella Mannoia sui tappeti dei cieli di Irlanda. La Torino-Milano è come sempre un arzigogolio infernale che mi dà tregua solo all'uscita per Linate. Senza contare che fa caldo, oggi. Troppo caldo. E troppo caldo ad una fiera può significare molte cose, la prima delle quali: poca voglia di fare con calma e fretta di concludere. Mai mi era successo di saltare la prima ronda di perlustrazione. Di solito impiegavo la prima ora a buttare un occhio qua e là, facendo raffronti sui prezzi, chiaccherando a destra e sinistra. E solo dopo pranzo, con le idee più chiare, partivo all'attacco. Questa volta il caldo mi ha dato un pò alla testa e sono partito in quarta. Ottimi acquisti, non posso lamentarmi. Ma è anche vero che dopo un'ora e mezza avevo le tasche vuote, il fiatone e uno strano cerchio alla testa che faceva rima con stanchezza post shopping musicale compulsivo.