Serendipity

Post N° 117


Dream Theater-Systematic chaosMi perdoneranno Mike, i due John, James e Jordan. Mi perdoneranno perchè io posso assicurare loro che nessun gruppo contemporaneao alla mia adolescenza è stato così importante per me. I DT tra il 94 e il 2000 sono stati uno dei miei più grandi amori. Ma qualcosa si è rotto, già da tempo ormai. Ho acquistato questo disco con sospetto e non più con spasmodica attesa, l'ho ascoltato con pregiudizio (cosa mai fatta, ma ormai credo di avere i miei motivi) e purtroppo non sono stato capace di ricredermi. La tecnica rimane ciò che li tiene a galla, ma nel complesso siamo di nuovo di fronte ad un disco pregno di cose già sentite e milionate di note prive di uno spunto, che sia uno, capace di farti entusiasmare davvero. Squarci di buona musica ci sono, e ci mancherebbe con un gruppo del genere, ma siamo lontanissimi dalla verve degli anni 90', al punto che quasi mi viene rabbia. La mollassero di sfornare dischi ogni due anni, incastrati fra tour infiniti, sono sicuro che con un pò di calma saprebbero zittire i numerosi detrattori. Ma per ora, mi spiace ragazzi, e ve lo dico con affetto da fan del primo momento, le critiche ve le meritate anche secondo me.