Dici Gardaland e la mente si colora di meraviglia. Viverla con gli occhi di un bambino, assaporarla con innocenza, stupirsi ancora, commuoversi alla vista dei delfini. Perdere la propria identità ancora una volta, screziandosi il viso di infantile gioia ad ogni metro quadro di un mondo fantastico. Io l'ho vissuta così, come un bimbo. E da bimbo mi sono comportato, con un improvviso ritorno di pura ingenuità, con la faccia un pò così e la bocca aperta in preda a paresi edonista. Otto ore di ritorno alle origini, o forse otto ore di me stesso a briglie sciolte. Mi sono guardato in giro e mi sono accorto che non è così per tutti, che chi cresce perde quel modo d'essere. E per l'ennesima volta mi sono sentito fortunato.
Appunti di viaggio (21/22 giugno)
Dici Gardaland e la mente si colora di meraviglia. Viverla con gli occhi di un bambino, assaporarla con innocenza, stupirsi ancora, commuoversi alla vista dei delfini. Perdere la propria identità ancora una volta, screziandosi il viso di infantile gioia ad ogni metro quadro di un mondo fantastico. Io l'ho vissuta così, come un bimbo. E da bimbo mi sono comportato, con un improvviso ritorno di pura ingenuità, con la faccia un pò così e la bocca aperta in preda a paresi edonista. Otto ore di ritorno alle origini, o forse otto ore di me stesso a briglie sciolte. Mi sono guardato in giro e mi sono accorto che non è così per tutti, che chi cresce perde quel modo d'essere. E per l'ennesima volta mi sono sentito fortunato.