A Dark Mind
Io, con i miei pensieri e le mie paure. Come nebbie mi avvolgono nel buio della notte per liberarmi quasi subito ai primi rosei e candidi barlumi di luce mattutina. Mi ritrovo quì, nelle cobaltee fragranze di luce a raccontare di me e dei miei pensieri. Io, con le mie paure e i miei pensieri...
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... lavorando ...
Post n°170 pubblicato il 15 Marzo 2011 da Darkness.Mind
Ormai son tre settimane che mi trovo in quel della Cina. Tre settimane di lavoro ininterrotto 7 su 7, e minimo 10 ore al giorno. Il tutto in uno stabilimento cresciuto nuovo nuovo ma non completamente finito, quindi ci sono ancora muratori, carpentieri, idraulici, e anche elementi non facilmente catalogabili che ti guardano con aria strana se hai la barba un pò lunga e ti ridono in faccia, più per timidezza che per altro, quando li saluti. Il tutto farcito da molta polvere, proprio tanta tanta. Sono tre settimane che lavoro con gente italiana, ragazzi alle prime esperienze all'estero ma anche persone che, come me, sono anni che vanno in giro per lavoro. Tra questi c'è un ragazzo molto sveglio e simpatico, inizialmente stava sulle sue, non si sbilanciava mai, riservato e di poche parole ma si vedeva dallo sguardo attento e curioso che era uno di quei ragazzi che escono dalla mediocrità. In queste sere abbiamo avuto modo di parlare e ho avuto modo di far presente al mio nuovo amico, che al contrario di quel che gli avevano fatto credere alcuni elementi presenti quì, anche i cinesi sono delle persone. E pur essendo molto meno ricchi di noi occidentali, sono dotati di una dignità unica e sanno essere molto più umili e veri di noi portatori di tecnologia, sapere e quant'altro. A volte ci sembra di essere degli dei scesi sulla terra per portare sapienza e intelletto in una terra di analfabeti, dimenticando che la Cina, con la sua cultura e storia non è seconda a nessuno, così come le persone che la popolano. Forse hanno solo dei modi, usi e costumi diversi dai nostri, ma non per questo meno degni di rispetto e considerazione. Questo il contesto delle nostre chiaccherate serali, avvenute anche nei locali frequentati da ragazze facili o nei disco-pub tra una gag divertente o una battuta di spirito. Questa sera l'ho accompagnato all'aeroporto, è ritornato in Italia per una pausa lavorativa. Ci siamo salutati all'ingresso dei gates con sincera commozione, dandoci appuntamento nei prossimi giorni. Stringendomi la mano lui mi ha detto: "... non sò come eri tu a vent'anni e poco mi importa di saperlo, quello che sò è, che quando io avrò 45 anni voglio essere come te, spero di riuscirci perchè sei una persona formidabile". Non penso di essere così formidabile, ma una frase del genere mi ha provocato una tale gioia dentro di me che non riesco a pensare ad altro. Non ho risposto, mi sono mancate le parole, ma di una cosa sono sicuro. - Darkness mind - |
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