My Life

IL POMERIGGIO DEL PRIMO GIORNO


Entriamo nell'aereo e, grazie alla mia solita fortuna, questo è in ritardo di mezz'ora... problemi tecnici...Quello sarebbe dovuto essere il mio primo viaggio in aereo, e già iniziavano i problemi... "Bisogna sbrigarsi", disse il conducente, la professoressa ke ci accompagnava ci spiegò ke probabilmente avremmo aumentato la velocità di crociera..."Allaciare le cinture di sicurezza", intimava la spia luminosa sopra le nostre teste. "Motori accesi", inizia lo show. "Manette alzate", e la velocità aumentava. "Su i flat", e l'aereo saliva di quota ( e fu in quell'istante ke mi prese l'ansia di essermi dimenticato qualcosa... poi vi dirò cosa). "Su il carrello", e in un attimo vedevo splendere tutta Napoli sotto i miei occhi... uno spettacolo indimenticabile...Effettivamente il viaggio fu più veloce del solito ( ci impiegò 2 ore e mezza, anzicchè 3 ore ), ma apparte il cibo pessimo, e il fatto che una professoressa cocciuta ma infondo simpatica si era preso il mio posto vicino l'oblò, il viaggio fu tutto sommato piacevole.Arrivati all'aereoporto ho avuto modo di conoscere meglio le altre ragazze del mio gruppo... non è stato difficile rompere il ghiaccio, dato quello che era successo in precedenza... ( i proiettili )L'unica cosa che non mi aspettavo era di prendere un pullman per raggiungere il college ( xkè sulla cartina sembravano molto vicini ).Ad ogni modo ci fanno salire su questo pullman molto simile a quello ke trasporta i deportati dall' Iraq! L'aria condizionata non c'era; i sedili avevano un odore non paragonabile a nessuna sostanza presente sul pianeta terra; L'oblò sul tetto si apriva per metà; Il sole iniziava a picchiare forte, e aggiunto al fatto ke ci avevano imposto di allacciare le cinture talmente in disuso che quando l'ho tirata per allacciarla è uscito un ragno e mi ha detto: "We, tu stai qua?"... naturalmente in inglese; inoltre ci hanno fatto salire dal lato sbagliato, e come difetto di fabbricazione portava la guida a destra... bhà, strani sti inglesi... Dopo un viaggio estenuante di due ore arriviamo fuori il college, dove scopriamo altri ragazzi, seduti sulle scale, ke aspettano di poter entrare... noi ci mettiamo seduti sul muretto difronte al college... naturalmente qualcuno doveva rimanere in piedi, altrimenti sarebbe stato scomodo anke parlare... e poi non era tanto grande il muretto per far sedere tutti... così al mio amico, che era rimasto impiedi, gli viene la brillante idea di sedersi sulla valigia messa in veticale... al che le ragazze iniziano a spettegolare sui ragazzi ke vedono in giro, prendendone di mira soprattutto uno...Il mio amico, che si chiama Paolo, incuriosito cerca di scrutare tra i ragazzi chi possa essere questo tizio, ma scocciato chiede: "Ma dove stà questo?". Le ragazze lo rispondono indicando quel ragazzo. Così il mio amico, avvista il soggetto, tira in dietro la shiena nel tentativo di scrutarlo meglio senza però alzarsi da quella valigia e, in equilibrio precario, prima di cadere definitivamente col sedere a terra esclama: "E che tiene quello in più a me?"... BOOM... questo cade e scatena la risata nostra e di tutti quei ragazzi che ci stavano guardavano in quel momento...Come intrattenimento, proposi un gioco: guardando la facciata del college, dovevamo indovinare quale, secondo noi, sarebbe stata la nostra futura camera per le prossime 2 settimane... iniziarono a venire fuori la ipotesi più strane ma, alla fine, solo una indovinò.Siamo quasi giunti alla fine di questo estenuante pomeriggio, ma voglio lasciarvi col fiato sospeso... non siamo soli io e Paolo nella stessa stanza, bensì ci hanno messo in camera con un altro ragazzo, che a loro dire arriverà tra un paio d'ore con un altro pullman... Chi è questo adesso?