Era il 1981 e i Pooh avevano inanellato una serie impressionante di album bellissimi,e a dirlo non sono solo io(nel caso andatevi a rileggervi le recensioni dell'epoca).Un disco di inediti all'anno e mai una flessione artistica,ne di vendite e un pubblico sempre numeroso ai loro concerti.Per tastare la loro popolarità basti pensare che all'epoca c'erano delle radio a loro dedicate e frequentissimi erano gli speciali della RAI.Arriva il 1981 e oltre all'immancabile LP(così si chiamava il supporto)c'era da festeggiare i 15 anni di attività dei Pooh.Invece di pubblicare un BEST OF se ne escono con "Buona fortuna",10 brani inediti.Pazzi!Il lavoro si apre sulle note di "Buona fortuna",brano cantato a 4 voci con un tiro rock dominante e un tempo in 5/4 inusuale per il gruppo ma che potevi aspettarti in quel periodo.Segue "Banda nel vento" dove Valerio Negrini (paroliere,primo batterista e fondatore nel 1966 dei Pooh)racconta i 15 anni di storia artistica e non.Dopo "Lascia che sia",delicata canzone d'amore di D'Orazio,c'è "Compleanno di Maggio" dove su musica di Battaglia,Negrini racconta un compleanno passato in viaggio.Il lato A è chiuso da "Gente della sera" in cui Facchinetti e Battaglia cantano della varia umanità che popola la stazione di Milano.Il lato B è aperto da "Fuori stagione" ritmo sincopato e grande energia rock.A stemperare gli animi ci pensa "Dove sto domani",malinconica e struggente che narra le separazioni del tastierista e del chitarrista dei Pooh.Red Canzian (bassista) firma "Replay",musicalmente una delle sue migliori composizioni,dove ci sono vari affreschi della sua vita e di quella del paroliere.Segue "Fotografie" l'unico pezzo acustico presente,con un assolo di armonica molto adatto al brano."Chi fermerà la musica" chiude il disco e diverrà un inno della loro produzione."Buona fortuna" vende un milione di copie ed è il sesto album più venduto del 1981.Una vetta che i Pooh non toccheranno più pur rimanendo dei campioni delle vendite.L'album chiude un'epoca che proseguirà con gli anni dei grandi viaggi.
Buona fortuna
Era il 1981 e i Pooh avevano inanellato una serie impressionante di album bellissimi,e a dirlo non sono solo io(nel caso andatevi a rileggervi le recensioni dell'epoca).Un disco di inediti all'anno e mai una flessione artistica,ne di vendite e un pubblico sempre numeroso ai loro concerti.Per tastare la loro popolarità basti pensare che all'epoca c'erano delle radio a loro dedicate e frequentissimi erano gli speciali della RAI.Arriva il 1981 e oltre all'immancabile LP(così si chiamava il supporto)c'era da festeggiare i 15 anni di attività dei Pooh.Invece di pubblicare un BEST OF se ne escono con "Buona fortuna",10 brani inediti.Pazzi!Il lavoro si apre sulle note di "Buona fortuna",brano cantato a 4 voci con un tiro rock dominante e un tempo in 5/4 inusuale per il gruppo ma che potevi aspettarti in quel periodo.Segue "Banda nel vento" dove Valerio Negrini (paroliere,primo batterista e fondatore nel 1966 dei Pooh)racconta i 15 anni di storia artistica e non.Dopo "Lascia che sia",delicata canzone d'amore di D'Orazio,c'è "Compleanno di Maggio" dove su musica di Battaglia,Negrini racconta un compleanno passato in viaggio.Il lato A è chiuso da "Gente della sera" in cui Facchinetti e Battaglia cantano della varia umanità che popola la stazione di Milano.Il lato B è aperto da "Fuori stagione" ritmo sincopato e grande energia rock.A stemperare gli animi ci pensa "Dove sto domani",malinconica e struggente che narra le separazioni del tastierista e del chitarrista dei Pooh.Red Canzian (bassista) firma "Replay",musicalmente una delle sue migliori composizioni,dove ci sono vari affreschi della sua vita e di quella del paroliere.Segue "Fotografie" l'unico pezzo acustico presente,con un assolo di armonica molto adatto al brano."Chi fermerà la musica" chiude il disco e diverrà un inno della loro produzione."Buona fortuna" vende un milione di copie ed è il sesto album più venduto del 1981.Una vetta che i Pooh non toccheranno più pur rimanendo dei campioni delle vendite.L'album chiude un'epoca che proseguirà con gli anni dei grandi viaggi.