Dark side of Mars...

RACCONTAMI UNA STORIA - Solo mia


Ciao, Rossella.Non avrei mai voluto arrivare a questo, lo sai. E' stata una scelta difficile, sofferta, che ogni giorno che la meditavo si è presa un pezzetto di me, come hai fatto tu in questi ultimi mesi...finchè non è rimasto più nulla.Sono un uomo, è vero, il tuo "punto fermo", come ami definirmi...ma anche i punti fermi, come vedi, arriva il giorno che si stancano di starsene lì senza far nulla...e allora si spostano, cadono, scompaiono..se ne vanno.Sono stato ad aspettare, ad aspettarti...mentre tu ti allontanavi. Prima impercettibilmente, poi sistematicamente. Prima con l'anima e poi anche con la mente ed il corpo...Ti cercavo, e tu non c'eri mai. Niente più giri in moto insieme, niente viaggi,niente sesso,  nemmeno più quelle colazioni che amavo, al bar, quando, con gli angoli della bocca ancora sporchi di caffè, che io adoravo ripulire con le mie labbra,  sorridendo mi dicevi ."Dai..faccio tardi!" e mi guardavi, radiosa.Trovare le mail e i messaggi di "quell'altro", da te gelosamente custoditi - ma lo sai che se mi metto in testa qualcosa....- è stata una doccia fredda. Quanto mi sei apparsa diversa, eppure inequivocabilmente tu, nelle descrizioni di quell'uomo innamorato, bramoso di te, del tuo corpo, delle tue attenzioni che finora avevo avuto solo per me. E come hai negato, anche davanti all'evidenza...per poi arrenderti e confessarmi quelle parole...che sono scese come ghiaccio sulla mia schiena: "Non ti amo più, Massimo.Me ne vado... con lui."Io invece ti amo ancora. Disgraziatamente, moglie mia,  disperatamente ti amo, come il primo giorno. E mai mi sarei saziato dei tuoi occhi, dei tuoi baci, delle tue risate, del tuo corpo vellutato. Lo lascio qui, il mio testamento...il rimpianto di giorni mai vissuti, di tutte le cose che avrei voluto fare, di come avrei voluto invecchiare al tuo fianco, ma sempre pronto a sostenerti, ad ascoltarti, a comprenderti.Ti avrei messa sul piedistallo del mio cuore, come una regina a cui non si può rifiutare nulla, ma tu hai sdegnosamente rifiutato e calpestato tutti i doni di quest'uomo ormai inutile...Mi avvicino al letto, accarezzo per l'ultima volta la tua guancia rosea e fredda, e ti guardo, per imprimermi nella memoria il tuo volto sereno, quasi da ragazzina, per portarlo con me, sempre, dovunque vada.E, prima che arrivino a prendermi, dopo la mia telefonata, mi sdraio accanto a te e poso un ultimo bacio sulle tue labbra, ti prendo una mano nella mia.Nell'altra, stringo ancora la pistola.