Dark side of Mars...

Raccontami una storia - Le parole che non ti ho detto


"Io ti ho amato, André, e non saprei immaginare come si possa amare di più. Avevo una vita, che mi rendeva felice, e ho lasciato che andasse in pezzi pur di stare con te. Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce ad immaginarsi il desiderio. Ma non ho cercato di fermarmi, né di fermarti. Sapevo che lo avrebbe fatto lei. E lo ha fatto. È scoppiata tutto d'un colpo. C'erano cocci ovunque, e tagliavano come lame."                                                                    (Alessandro Baricco, "Oceano mare")                                                                                                                Inizio così, perchè queste parole sono il mio inizio e la mia fine, l'alfa e l'omega di questa lettera che vorrei avere il coraggio di mandarti e non so se mai lo farò.La mia vita non è che sia andata in pezzi pur di stare con te, ma tu ci hai provato, ci hai provato con tutte le tue forze, anche se velatamente, non apertamente, non direttamente. Non sei stato tu, è stato il tuo sorriso schietto, i tuoi occhi verdemare, le tue incaute parole. Sì, incaute, perchè non mi hai detto subito come stavano le cose, l'ho capito io, troppo tardi, quando ormai mi ero fatta tanto di quel male che quei cocci mi si erano conficcati ormai a fondo nell'anima e tagliavano, sai, non è vero che erano soltanto la rappresentazione di un'iconografia letteraria, tagliavano come se fossero stati fatti di diamante e qualcuno si fosse premurato di spargere a piene mani del sale sulle ferite aperte e sanguinanti...Tu ami ancora lei. Ma non di quell'amore stanco e malato che mi avevi detto, quando passavamo intere notti a parlare e pomeriggi a ridere e immaginare come sarebbe stato. Tu l'ami di quell'amore ancora forte, puro, che non soccombe agli anni, nè alle tempeste, di quell'amore che mi avevi detto di aver seppellito per sempre insieme alle tue speranze vane di essere capito e compreso come solo io ho fatto.Troppo tardi si è accesa la luce nei miei occhi. Troppo tardi ho visto quelle parole scritte e mai dette,  quelle canzoni accorate, quello struggersi per qualcosa che ti era vicino eppure irraggiungibile...troppo tardi.Ho scelto di credere alle tue parole, anche quando mi hanno trascinata in un vortice che non capivo, che mi frastornava, a cui non sapevo dare delle coordinate...Perchè non avevo tutti i dati della nostra posizione, ecco perchè...mi hai dato la nostra latitudine senza la tua personalissima longitudine, e come potevo fare a portare la nostra nave oltre l'orizzonte? Nessuno ci sarebbe riuscito...era un'impresa ardua pure per una come me che nelle cose ci si butta a capofitto con anima e cuore, e non ha paura di mettersi al timone e condurre la nave in porto...Ma stavolta non mi sento di prendermi tutta la colpa. Perchè sei stato tu a cominciare, come si dice con i bambini...tu a cercarmi, tu a volermi e tu a baciarmi, tu a guardarmi, e non venirmi a dire che sono io che ho capito male.Anzi, avevo capito bene...ma ho voluto credere alle tue parole, anche se i fatti mi dicevano il contrario...è risaputo che se io non vado a sbattere la testa contro il muro, non ci credo che c'è.E invece questo muro me l'hai messo davanti oggi.Impietoso, invalicabile.Almeno per me, che non sono il tipo che persegue le cose impossibili..ma lo avevo già capito da sola, tanto tempo fa, te lo avevo scritto, ricordi? Sono sicura di si.E anche allora non hai avuto il coraggio di rinunciare a me...mi hai dato come non certa quella decisione che invece era già presa, perchè già allora, a dispetto di tutti i tuoi "mi manchi" e "ti penso", la decisione era lì, sotto gli occhi di tutti e due, e anche allora hai lasciato che fossi io a prenderla, ad allontanarmi da te...salvo poi venirmi ancora a cercare...e poi... Ti sei tirato indietro a poco a poco... E so, ho capito che l'hai fatto per non ferirmi, più di quanto avessi già fatto, tranquillo.Ti conosco più di quanto tu non creda.So che il tuo animo è puro e il tuo cuore buono.Ma anch'io posso sanguinare, sotto la mia corazza da guerriera,  e adesso lo sai.Ma va bene. Sei così, e non sarei l'amica che dico di essere se volessi cambiarti. Almeno sono riuscita a convincerti a dirlo, una volta per tutte. E' già qualcosa. Perchè se non avessi insistito io, da te non sarebbe mai venuto fuori.Almeno adesso sono riuscita a dare la dimensione giusta a tutto...però, perdonami, non posso non dirti queste parole che mi bruciano dentro.Avevo davvero voglia  e bisogno di vederti...lo sai.Ma sappi che io non mi tirerò indietro.Quando io dico una cosa è quella, e le cose che ti ho detto le pensavo davvero.Voglio darti la mia amicizia, serena e incondizionata, sono io che lo voglio, e di tutto il resto non si parlerà mai più, nemmeno tra di noi. Mai più, ho detto.Sarò stupida, ma quando io dico "ti voglio bene" a una persona, è per sempre.Per questo non è facile che io lo dica.E anche se non ti amo, io ti voglio bene, sai, con tutto il cuore. Lo sai, lo hai sempre saputo...Domani, sarà diverso.Domai dimenticherò e dimenticherai e torneremo ad essere quelli di sempre, quelli che si rincorrono e si fanno telefonate da un'ora  e risate da matti insieme, e che sono diventati indispensabili per sorridere, l'uno all'altra. Domani...Domani che è un altro giorno...da vivere ancora insieme. "Sai cos'è bello, qui? Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate. Ma domani, ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un'orma, un segno qualsiasi, niente. Il mare cancella, di notte. La marea nasconde. È come se non fosse mai passato nessuno. È come se noi non fossimo mai esistiti. Se c'è un luogo, al mondo, in cui puoi pensare di essere nulla, quel luogo è qui. Non è più terra, non è ancora mare. Non è vita falsa, non è vita vera. È tempo. Tempo che passa. E basta."                                                                                               (sempre  "Oceano mare")Ti voglio bene, sai. Come sempre. Più di ieri, meno di domani. Il mio bene è intatto, niente lo ha scalfito, niente potrebbe, nemmeno tu stesso...Spero che tu sia consapevole di tutto questo affetto incondizionato che hai tra le mani...lo spero davvero.E adesso, per favore,  strappa questi fogli, disperdili nel vento, e fa' come se non fossero mai esistiti.