Dark side of Mars...

Io non scappo, fuggo :D


Ancora riflessioni su un mio vecchio post tirato su dal nulla 
"La sposa che scappa", in cui si parla del famoso film con Richard Gere e Julia Roberts, in cui lei arriva all'altare diverse volte, e proprio sul più bello, eccola che scappa, in qualsiasi modo... finchè nella scena finale, con un gesto che dice più di mille parole, regala a Richard le sue scarpe da tennis in una scatola.
Sapete, io ho sempre avuto una regola, adottata dopo tante cosiddette "fregature", in amicizia più che altro...è la regola del: "una volta per uno". Cioè: ci si cerca una volta per uno. Ci si telefona una volta per uno. Ci si scrive una volta per uno.Io ti vengo a riprendere volentieri, ma la volta dopo tocca a te.Questo perchè capitava spesso che fossi sempre io a cercare le persone, e questa cosa, per la famosa teoria della bilancia, non andava mica tanto bene. Che poi gli altri si abituano, e finisce che si adagiano, pensando che tu ci sarai sempre, così, quando ti stufi e la smetti, tutto va a rotoli. E regolarmente, io sono quella che c'è in qualsiasi momento, su cui puoi contare, che è sempre coerente, e invece dall'altra parte non si sa.Allora, semplice: io ti cerco, tu mi cerchi.Se non lo fai, ti do un'altra chance, ma alla terza sei fuori.Perchè se non ti manco, se non ne senti il bisogno, vuol dire che non ci tieni a me. Vuol dire che, se io ci sono o no nella tua vita, non fa differenza.Perchè io finisce sempre che mi affeziono, alle persone, e immaginare che loro invece vadano avanti benissimo anche senza di me, mi ferisce, sempre. Anche se non dovrebbe, la percezione so che è diversa per ciascuno, e se magari io sento la tua mancanza tre volte al giorno e tu una alla settimana, non vuol dire che non ci tieni a me, semplicemente che lo fai in modo diverso. (Attenzione, questa è la Phoe saggia, che spesso fa a cazzotti con la Phoe istintiva e impulsiva, vi avviso, non fidatevi troppo 
 )Così... finisce che, come dice qualcuno, mi rimetto a erigere barriere e segnare confini, più che altro per me stessa: oltre quel limite, non si va. E rimetto ai piedi le scarpe della sposa che scappa e mi allontano.Lo so, non è molto razionale. Però a volte è l'unico modo per preservare il cuore. Ma che ci volete fare, sono fatta così. Prendere o lasciare. Io mi ci affeziono, alle persone, ci tengo, le faccio parte della mia vita; è vero che alle volte  finisco per non avere tempo per tutti, e di questo me ne scuso anche con voi, ma in genere, sono una persona fedele (uh, ma che spinoso argomento, quasi quasi ci scrivo un altro post!
) e non vi lascerei mai, se non per gravi e comprovati motivi. Io ci sono, e su di me ci si può contare, sempre o quasi.Forse è solo la solita paura di perdere le persone a cui tengo...perchè in fondo sempre la solita vocina cinica mi suggerisce che non sono importante, che mi si può sostituire facilmente, che ogni volta che credo che qualcuno ci tenga a me, regolarmente ho la dimostrazione del contrario."E ci sono ricascata. Ho cercato qualcuno più di qualche volta." (V.)Ma, come scrivevo nel vecchio post, se ti voglio bene davvero, non è che mi riesca tanto di allontanarmi troppo; rimango per un pò a gironzolare nelle vicinanze, e se davvero vuoi, mi trovi."Quando qualcuno ti vuole stare vicino, fa qualcosa per starti vicino." (da "Illusioni e conclusioni", sempre V.)Sappi che quando ti cerco, non è mai scontato. Vuol dire "mi fido, ti mostro il fianco, non ho più timore che mi farai del male". Vuol dire: "lascia qui le tue scarpe... che ci metto accanto le mie"
Phoenix* fugens