Da un interessante scambio di vedute con Tiff...
Su come oggi sia veramente difficile trovare qualcuno che sappia davvero cosa vuol dire protezione...Che non è facile come si pensa. Cioè, tu mi stai vicino, e mi proteggi... da cosa? Come, e soprattutto, perchè? Visto che si dà il caso che la vita ci abbia forgiato bene, e che siamo benissimo in grado di difenderci da sole. E allora, a che serve?Si faceva l'esempio di uno che ti fa un complimento mentre sei fuori, e allora i due galletti della situazione iniziano ad azzuffarsi, verbalmente o passando alle vie di fatto. E' protezione, questa? No, sono semplicemente due capibranco che marchiano il territorio per vedere chi sia più forte, e a chi, invece, toccherà abbandonare con la coda tra le gambe. (Grande, Tiff, non avrei saputo esprimerlo meglio
)Poi si dà il caso che io abbia un carattere bello forte e tenace, e con me non sia mica facile come con le gattemorte, che si aspettano che gli scosti la sedia al ristorante, decida tu dove andare e cosa fare e magari, novello Mosè, spalanchi le porte al loro passaggio ( e i petali di rose, noo?) e basta così, va benissimo.Eehhhhhhh...bastasse quello.Però mi rendo conto che, come sempre, questa gente è fortunata, non solo perchè si accontenta delle apparenze, ma perchè riesce sempre a solleticare la cavalleria di uomini bisognosi di sentirsi cavalieri dell'apocalisse e basta quello, sì. A tutti e due.E invece NO... mica così facile
Il bello viene proprio a misurarsi con un degno avversario, secondo me. Con una che sa quello che vuole, che non ha paura a lottare per ciò in cui crede, e soprattutto, se dobbiamo passare alle cose materiali, non ha necessità di uno che le paghi le cose e che offra al cena a tutti i costi (anche se son cose che fanno piacere). C'è molto di più di questo.C'è che tu capisca che stare con me, non è una passeggiata di salute, è difficile, ma al contempo penso possa darti molto di più di quanto ti aspetti.C'è che proteggermi non vuol dire aprirmi l'ombrello sotto la pioggia... ma essere dalla mia parte, sempre. Non avere paura a schierarsi con me, o per me, contro il mondo. Che poi, in privato, tu mi possa dire "hai torto, sei una deficiente", ci sta, lo accetto sempre come confronto sano e giusto. Ma intanto, davanti a tutti, tu avrai fatto fronte comune, con me, avrai creato una barricata, per difendermi. E avrai pure messo mano al lanciafiamme, se occorre. Come farei io con te, del resto. Qualcuno di recente l'ha indovinato: "Sei abbastanza folle, da fare di tutto per il tuo uomo."
Ma per questo, si sa, ci vuole fatica, e una buona dose di testosterone, quello che non è andato perso in palestra per gonfiare i bicipiti. Che non servono, in questi casi. Come diceva qualcuno, ci vuole un cervello pneumatico
. Che, lasciatemelo dire, non è la dote più diffusa di questo mondo.E sapete... io non credo di poter cambiare. Prendere o lasciare. Ormai sono così, nel bene e nel male, e so benissimo che sono difficile, e complicata, e che spesso bisogna scostare un bel pò di drappi pesanti, prima di vedere lo scintillio del sole. Bisogna arrampicarsi su per impervie salite, e non è sempre facile, lo riconosco. E' faticoso, e ingrato, e arduo.Ma una volta arrivati in cima...beh, lasciatemelo dire... penso che la vista sia singolare, o quantomeno interessante... e sicuramente, diversa da quelle alle quali siete abituati.
Red Phoenix* Ps. Lo so, lo so... non ho sbagliato canzone, ci stava una bella Protège-moi, del Placebo... ma siccome l'ho già messa pochi giorni fa, ascoltatevi questa, che ai tempi mi fu dedicata da qualcuno per l'assonanza con il mio nome
e dice moltissimo
"Sii uomo, la gente lo dice continuamente. Ma che cosa vuol dire? E' una questione di forza?E' una questione di sacrificio? Si tratterà di vincere? Forse è più semplice di così. A volte ci vuole un vero uomo, per mettere da parte il proprio ego, ammettere la sconfitta, e, semplicemente, ricominciare tutto da capo."(Grey's Anatomy)
"Puoi fuggire, ma non puoi nascondertiperchè nessuno esce vivo da quiquesto è un tornado che ti annienteràJu-lien, sei un suicidio al rallentatore..."Placebo