Dark side of Mars...

Je t'aime, moi non plus...


Non ce la posso fare, proprio no
E' mio dovere avvertirvi che... non se ne esce, non se ne esce... (come la Fosca verdoniana)... se voi continuate a essere dei commentatori così perfetti,  intelligenti, versatili, brillanti, precisi e attenti, e soprattutto a darmi tali e tanti spunti di riflessione, io continuerò a delirare... no, dico, ve ne rendete conto, vero????
E' un circolo vizioso, un cane che si morde la coda, un girone dantesco, insomma se volete che smetta di scrivere dovete smettere di essere la meraviglia che siete
 ( e colgo l'occasione per ringraziarvi dal profondo del cuore per l'attenzione che mi date e la passione che mettete nel partecipare ai miei spunti di discussione... vi adoro davvero
)La notizia brutta, vedete, è che non ve la siete scampata.
Perchè leggendo i commenti al post precedente, è arrivato dritto dritto sul primo binario (tanto per restare in tema ) del mio caotico cervellino, un altro argomento fresco fresco, anche se vecchio come il mondo.Assistiamo un pò impotenti al "gioco delle coppie" al contrario.Nel senso che se anni fa (e non credo di essere così vecchia) ( e guai a voi se dite il contrario, guardate che vi vedo fare
 con la testa
) il modello ideale di coppia, lasciando perdere la famiglia, che è un'altra cosa, ma proprio solo la coppia in quanto tale, era quello solido e resistente di due persone che si incontravano e decidevano di unire le loro vita (possibilmente) per sempre, o almeno, con tutti gli scongiuri del caso, finché non arrivasse davvero un cataclisma, una causa mortis, una cosa insomma così potente da scuotere le fondamenta. Oggi invece?Oggi funziona pressappoco così: vedo una persona che mi piace, alla prima uscita ci faccio sesso, se va bene anche lì e vedo che il resto non è malaccio, mi ci metto insieme e magari ci vado pure a convivere. Ovvio, fino a che non spreme il dentifricio da metà tubetto o non mette i Dvd in ordine alfabetico inverso... al che io le faccio notare quanto sia egoista e non mi capisca e non venga incontro alle mie esigenze, e faccio i bagagli per tornare di corsa a casa mia, o peggio, a rifugiarmi tra le braccia di quell'altra persona che coooooome mi capisceeee leeeeiii...nessunaaaaaaa...Salvo ricominciare dopo manco due mesi.Mi sono chiesta perchè, e dalle vostre risposte di ieri ho tirato fuori un pò due cosette, sulle cause per me principali di crisi di coppia.Primo: la "sindrome della crocerossina"."Io ti salverò" non lo dicono più manco nei film, giusto per non sbagliare. Non è umano, non è pensabile, e a volte, quando ci si tuffa per tirar fuori dalle rapide chi non sa nuotare, si finisce per soccombere a nostra volta.Senza contare quei casi (e sono i più numerosi) che non vogliono assolutamente essere salvati. Frega niente, a loro.E ci si continua a dannare su cose che rimarranno uguali perchè è faticoso, cambiare, e nessuno può farlo al posto del diretto interessato: deve venire da dentro. Altrimenti, sorry, ma non funziona.Punto due: il complesso del "sarò come tu mi vuoi".Nemmeno questo è valido, mi spiace per voi. Perchè per quanto si possa credere di volere così tanto qualcuno, da essere disposti a snaturarsi e a modificarsi in sua funzione, purtroppo, come tutte le cose forzate, non dura. E vi ritroverete persi in una marea di recriminazioni sul "ma io l'ho fatto per teeee", dimenticando che il non essere veri, non paga mai. Nonostante le ragioni che ci spingano possano essere nobilissime.Terzo step: "dimmi che sarai sincero..."Cosa ampiamente sottovalutata e corollario del punto due. A volte non ci si rende nemmno conto di quanto, modificandoci per "aderire" all'altro, perdiamo di vista la nostra vera identità, nel bene e nel male. Perchè se venirci incontro può essere costruttivo, stravolgendoci completamente finiamo per non essere più noi, ma qualcuno costruito ad immagine e volontà dell'altro. E poi diventa difficile, quando si è persi nel circolo vizioso delle bugie, capire cosa è reale e cosa no. E dirsele, le cose, senza aspettare... fosse pure il minimo dubbio: se il rapporto è solido, ci si ragiona insieme, se già traballa mentire serve  solo a procrastinare una fine ormai certa. Last but not least: questa cosa sconosciuta che è il rispetto.Tempo fa, Tiffanina scrisse un post in cui diceva che siamo a volte tutti come asini raglianti: persi nel I-O...I-O...I-O...dimenticando che non è l'unico pronome personale al mondo, che esiste anche il Tu e pure il Noi...Semplicemente, dovrebbe essere una cosa implicita rispettare chi si ama. Come persona, prima che come parte della coppia. La regola è semplice: portare il rispetto che vorremmo per noi.E se ci fermiamo un attimo a pensare a come vorremmo essere serviti,  riveriti, adorati, corteggiati ed amati noi, vedremmo che non è affatto così semplice e un pò di impegno, purtroppo, o per fortuna, ce lo si deve mettere.Ma dovrebbe anche venirci spontaneo, se amiamo davvero, e se così non fosse, io due domandine sul rapporto me le farei.Così, giusto per gradire ed evitare brutte sorprese.
A meno che, non vogliate optare per una soluzione estrema:
Ma qui devo avvisarvi che, a meno che i signori maschietti non abbiano una... ehmm... autostima
 
altissima, purissima e levissima, e le femminucce un invidiabile sangue freddo, lo fate a vostro rischio e pericolo, s'intende
( e purtroppo per voi...to-bi continua, come dice Mattia
)Phoenix* sapiens