Smettetela, neh!
Il post sul sex shop era quello di ieri e ogni riferimento in questa immagine è puramente casuale, impenitenti che non siete altro
Leggevo in questi giorni come la presunzione di onniscienza ci precluda, a volte, di aver l'umiltà di cambiare opinione, o peggio, di farcene una personale. Il che si va a sommare a qualche riflessione random che girava da tempo per il mio cervellino
Ora. Si parlava con qualcuno dell'importanza degli esempi. Non solo di avere delle persone che ci ispirino e da cui imparare (ed io ringrazio questa persona perchè me ne fornisce uno in presa diretta ogni giorno
), ma anche di far capire meglio delle cose con degli esempi.In poche parole, di quanto la pratica sia meglio della teoria.(Aridajeeeeee...
)Per dirvene una. Sono sicura che se comincio una delle mie famose tirate sugli uomini, in men che non si dica sarei tacciata di essere noiosa, di non essere comprensibile, di dire sempre le stesse cose senza approdare a nulla... lo so
Invece di tutto ciò, oggi seguirò una strada diversa
ed ecco a voi, siori e siori, degli illuminantissimi esempi
C'è stato un tempo in cui ero stata privata del dono della parola (guardate che vi ho sentito che avete sospirato forte, neh!
) e dovevo sentire due persone molto importanti.La prima: "Oooohhh, ma visto che non puoi parlare, tu riposati, che io stasera esco con gli amici (essseeee, magari
) e ci sentiamo domani."La seconda "Ho troppa voglia di sentirti, ti chiamo lo stesso, vorrà dire che tossirai una volta per dire sì e due volte per dire no (masochista
)
"Altro esempio ( i sensibili di cuore o di stomaco saltino pure tre righe
): io che odio stare senza vestiti addosso e non lo faccio mai nemmeno nel mio privatissimo, e invece anni fa, con con qualcuno che mi ha adorato davvero, giravo nuda per la stanza.Avete capito qual è la sottile differenza, adesso??
La sottile differenza tra guardare qualcuno danzare e sentire che lo fa con quel "sacro fuoco" speciale che ti prende l'anima.La sottile differenza tra amare la pizza e non poter vivere senza.La sottile differenza tra lasciarsi recriminando e facendo sentire l'altro una schifezza raccattata per strada, e lasciarsi con l'onestà di ammettere colpe e meriti (ma di quest ne riparliamo
).La sottile differenza che per me passa tra chi mi sente parlare distrattamente mentre guarda la tv e l'essere ascoltata attentamente in silenzio.La sottile differenza che passa tra l'essere vista, guardata, contemplata, ed aver notato che stasera indosso un completino dello stesso colore di quello di ieri MA con le rose rosse sulle spalline.
La sottile differenza che passa tra chi legge distrattamente pensando che so' lunga na quaresima e che c'avrò mai da dire tutti i santi giorni e perchè mai nessuno ha ancora pensato di bannarmi, una buona volta
(ho i miei informatori, sallatevelo
) e chi legge persino tra le righe ( e devo ammettere che ci vuole coraggio, ma parliamo di gente con le iniziali maiuscole
)La sottile differenza che passa tra quando mi sento un accessorio, funzionale al piacere di qualcun altro, oppure decorativa, o considerata popolare e quindi necessaria, e quando invece sono il frutto esotico, la portata principale, la regina dell'harem, la conditio sine qua non.
E credetemi, queste cose non si possono improvvisare.
Giusto ieri sera si parlava con la collega della ricorrenza di oggi, su cui mi sento come sempre inadeguata, ma che non mi va di far passare sotto silenzio totale...E si diceva che Erich Priebke aveva fama di essere una persona rispettosa e gentile nella vita di tutti i giorni con i suoi familiari, un nonno perfetto, che adorava i suoi nipotini e ci giocava insieme, perfino.Era quella divisa, forse, a fare la sottile differenza. Ma non so perchè, sono sicura che a nessuno di voi in questo caso andrebbe di passarci sopra.Per non dimenticare. A tal proposito, vi rimando da qualcuno che ha saputo scriverne in modo così perfetto che c'è solo da rimanere in silenzio:
http://blog.libero.it/odisseamoderna/13090414.htmlPhoenix* differentiis