Dark side of Mars...

La mancanza


"Dicono che l'incapacità di accettare una perdita sia una forma di follia. Ma a volte... é semplicemente l'unica cosa che ti consente di restare vivo" (Grey's anatomy)A volte é difficile.A volte semplicemente non vorresti essere tu, quella sopravvissuta.Perchè non è vero che "chi muore giace e chi vive si dà pace". Non per tutti almeno.Ci sono quelle volte che ti aggrappi disperatamente alla vita perché è questo, che facciamo, noi umani. Resistiamo disperatamente e troviamo una ragione per vivere persino quando tutto ci dice il contrario. Altre volte vorremmo solo sprofondare e scomparire, e non è vero che il peggio è quello che sembra.Io dicevo sempre che il peggio è per chi rimane.In tempi non sospetti, quando magari dovevo separarmi da qualcuno che partiva, dovevo lasciare le mie amicizie della montagna, oppure pensavo a come sarebbe stata la mia vita se avessi deciso di mollare il paesino e fare l'università di psicologia, che a quei tempi era solo a Roma o Padova.E io lo dicevo sempre. Chi parte ha il viaggio, di cui occuparsi, l'arrivo, le cose da fare. Chi rimane... resta in compagnia dei ricordi e aspetta che squilli il cellulare.E quando questo non può succedere perchè qualcuno se ne è andato in un posto dove, bontà loro,non esistono i cellulari...beh...è dura.La mia amica Mascia dice sempre che la felicità è una gran bella cosa. Peccato non esista. Ci sono i bei momenti. Questo, alla fine, è ciò che ricorderai e porterai nel cuore.Ed è una gran bella cosa, un esercizio interessante, sostituire ogni ricordo brutto con un bel momento. Ogni volta che qualcuno stava male, con quella volta che abbiamo mangiato insieme la pizza, le patatine e pure il gelato.Ogni rimpianto per una cosa non fatta, con tutte le cose che invece abbiamo fatte insieme.Ogni parola che ci siamo detti, con tutte le cose che non sono riuscita a dirti.Gran bella cosa.E' vero, non sempre ci si riesce, e non sempre si riesce a trovare le parole per consolare chi perde qualcuno. E succede tutti i giorni. Avremmo dovuto imparare e farci il callo... e invece non succede mai. Ogni volta che perdiamo qualcuno, che qualcuno accanto a noi perde qualcuno, siamo daccapo.La verità è che non c'è una ragione perchè succeda. Certo, Qualcuno avrebbe potuto crearci immortali e non avremmo avuto il problema della vita e della morte. Ma se non l'ha fatto, un motivo ci sarà. La parte che non ci piace è che noi non lo sapremo mai, qual è. Almeno, non in questa vita, e sicuramente non in modo da poterlo spiegare a chi è rimasto da quell'altra, come nessuno è mai tornato per spiegarlo a noi, per quanto ci possa sembrare romantico poter credere a medium e affini.Non c'è una ragione e noi non siamo abituati a non avere una spiegazione. Siamo abituati invece a sapere tutto (santo Google) e quindi non riusciamo a farci una ragione delle cose che non si trovano lì sopra. Ci crediamo onniscienti, e questa è l'unica cosa che ci mette in crisi.Qualcuno un giorno mi scrisse sul diario scolastico questa perla: "Nessun uomo si ritiene tanto vecchio da non poter vivere almeno un altro giorno, e questo pensiero è generalmente quotidiano"
Non scherzo e non faccio la superdonna quando dico che non ho paura della morte.Da reminiscenze dei miei studi filosofici (ma non chiedetemi chi fosse) vi dico che c'era un filosofo che scriveva che non c'è motivo di temere la morte, semplicemente perchè quando arriva, noi non ci siamo più (geniale
)Ecco, io credo che avesse ragione. So che siamo legati ai nostri familiari ed amici, ma credetemi, e chiunque abbia subito una perdita importante, ve lo confermerà. Il peggio è, come sempre, per chi resta. Per cui l'unico sentimento che posso provare a riguardo è pena per chi mi ha amato tanto, più di quanto forse io mi meriti, e merita di avermi accanto. Per lui, solo per lui, mi godo i giorni che mi restano, ma quando arriverà la Signora con la falce, la accoglierò con un sorriso.Perchè a volte, quando una mancanza è forte, solo qualcosa di altrettanto forte può evitare la follia di cui si diceva all'inizio. Certo, non sono Madre Teresa e sicuramente dall'altra parte mi attenderà qualche secolo di purgatorio
ma credo che l'importante sia non avere rimpianti. Soprattutto per le cose buone che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto, ed è per questo che scelgo di non lasciarne indietro nemmeno una, e la vita che mi resta, voglio passarla con te: perchè quando siamo insieme, il paradiso può anche attendere. Giusto un pelino
Phoenix Meditans