Dark side of Mars...

La vita è bella


Mia nonna, sapete, che nella vita ne aveva viste tante, dopo la guerra che le aveva portato via mio nonno ed essere stata costretta a far la pantalonaia per crescere due figli, soleva dire che "la vita è un PORCO SI'", storpiando volutamente il famoso detto "la vita è un po' così". E se lo diceva mia nonna, che era un colosso ed è arrivata quasi a cent'anni, non c'è da scherzare, sapete.
Si parlava infatti, l'altro giorno, di quanto abbiamo rispettato, nella vita, il nostro "progetto" originale. Del tipo, no, il cosa ti piacerebbe fare da grande, con chi vorresti sposarti e quanti figli avrai dei giochini che facevamo sulle dita da piccoli.Quasi sempre, si diceva, noi abbiamo proposto, e la vita ha disposto. Nel senso che chi voleva fare l'astronauta si ritrova chiuso in un ufficio a Cologno Monzese, e chi voleva sposarsi e fare una dozzina di figli è venuto fuori che non poteva averne e si è buttata a capofitto nella carriera.E' strano, vero? Se ripensiamo ai piani che avevamo fatto non dico da piccoli, ma almeno da adolescenti, al momento di scegliere gli studi, per dire, e guardiamo dove siamo oggi, possiamo accorgerci che alle volte la vita, o il grande e onorevole Fato, o tutti e due, si divertono a dare una bella pedata al tavolo e a mandare tutte le carte per aria.Certamente arrivata alla mia veneranda età non mi aspettavo di trovarmi dove sto.Ricordo che quand'ero adolescente dicevo che mai, MAI, per NESSUNA RAGIONE AL MONDO, avrei fatto l'insegnante come mia madre e una caterva di parenti per generazioni (e seeeee
) e al limite avrei potuto immaginarmi psicologa o antropologa forense (si! Quelle che squartano i cadaveri per capire come son morti!!) ( e ora capite taaaaante cose, veroo???
), con una famiglia e insomma, una vita seria, quadrata e nulla fuori dagli schemi. Tranne che poi appunto il Crranddeeee Fato ci ha messo lo zampino e ho mollato l'Università per amore...cosa che avrebbe potuto anche rimettermi sulla strada per la seconda parte del mio piano, se non fosse che il mio "calesse" se ne andava dietro alle gonne delle altre
Penso che tra noi ci siano quelli che hanno sognato una vita spericolata e ora si ritrovano tra le mani quella noiosa "normalità"che molti altri invidiano. Conosco gente che è rimasta incinta per caso e l'ha rimandato al mittente e chi suda sette(mila) camicie per aver figli... conosco chi scapperebbe alla Thelma e Louise da una vita fatta di torte e cene in famiglia con la suocera, e chi, non avendola, e non avendo nemmeno una madre degna di tal nome, la desidera da matti, "magagne" incluse.C'è chi ha rinunciato a una folgorante carriera in nome di una famiglia che non è mai arrivata. C'è chi ha rinunciato a se stesso per quella famiglia, e gli è stata portata via in un paio d'anni. C'è a chi la vita a casa sta stretta, e chi tornando la sera vorrebbe tanto che ci fosse qualcuno ad aspettarlo.Insomma, chi più, chi meno, abbiamo tutti avuto la famosa "rimescolata di carte" da parte di quel gran figlio di buona donna del Fato, che a volte davvero sembra che ci si diverta. Sta a noi cercare il bello di quello che abbiamo, sapendo che non avremmo potuto avere tutto, e che forse le cose a cui abbiamo rinunciato erano necessarie per averne delle altre che altrimenti sarebbero state incompatibili. Lo so, credetemi, LO SO.Ma permettetemi di dire che ............Beh, non è mica giusto. Almeno il Fato potrebbe prendersi la briga di organizzare delle riunioni in cui ci diciamo uno con l'altro i pro e i contro della vita che avremmo tanto voluto, e così ci consoleremmo, almeno un pochino. Giusto quel pelino che serve per essere contenti di ciò che abbiamo, e smettere, se riusciamo, di guardarci indietro... e finalmente andare solo avanti.So che per noi essere umani, fragili, impulsivi e limitati, è difficile.Ma so anche che c'è un motivo, come dice il saggio, se il parabrezza della macchina è immensamente più grande dello specchietto retrovisore. A volte, la maggior parte delle volte, guardare indietro e chiederci "come sarebbe stato se..." non serve proprio a niente.Solo a far gongolare il Fato. E credetemi, quello è un tipo che è già pieno di sè per conto suo, non serve che gli diate altre gratificazioni
Phoenix sapiens sapiens
 
Ps. E ho pensato pure, sapete, che in fondo, il problema è che la gente pensa. Se pensassimo di meno, come dice la Tiff...beh, magari andrebbe tutto nell'altra direzione lo stesso, però sicuramente ci risparmieremmo molte, ma mooolte seghe mentali inutili. N'est pas?????