Dark side of Mars...

Saper aspettare


L'altro giorno, parlando con un amico, gli ho chiesto una cosa, e lui mi ha detto: "Ma no, adesso la gente è tutta in ferie, mi sa che aspetto settembre."Io al momento non ci ho fatto caso, ma poi quelle parole mi frullavano in testa...Ma come, aspetti settembre??
E il famoso "qui e ora" di cui tanto si blatera in giro?? Ma c'è ancora gente che sa aspettare il momento propizio, per fare le cose?Evidentemente, per fortuna, sì
Io NON sono tra queste.Nonnò.
Questo, vedete, è un mio grande limite.Con me spesso funziona con i "cogli l'attimo" e "batti il ferro finchè è caldo". Sono strasicura che se certe cose non le avessi fatte mollando tutto e affidandomi all'istinto, non le avrei fatte mai più, e sicuramente di molte di loro mi sarei pentita di non averle fatte e le avrei rimpiante amaramente. Non mi fermo mai perchè penso che chi si ferma è perduto, e a volte perchè so che se mi dessi il tempo di riflettere, mi perderei un sacco di belle cose.Invece, ecco, c'è qualcuno che sa aspettare.
Sa che le cose, a volte, vanno fatte decantare e vanno viste sotto molteplici angolazioni e luci diverse, che non sono sempre le stesse di quando le vedi la prima volta.E mi ha regalto anche un'altra perla di saggezza che conservo nel cuore: "Tempo e pazienza, Phoe...tempo e pazienza..."Che com'è noto sono due cromosomi che nel mio corredo generico hanno marcato visita e risultano riformati
Capita che invece di farti prendere dal "sacro fuoco", come faccio io, si debba ogni tanto fermarsi a riflettere e ragionare bene su ciò che si sta facendo o si ha in mente di fare, e capita anche che le persone abbiano ognuna un ritmo proprio e tale ritmo vada rispettato.Per cui, sapete, complici anche le ferie, sto facendo esercizi mentali (no, non sono stata internata e nemmeno sto prendendo sostanze strane
tranne i soliti farmaci antiallergici), anche perchè ho accanto qualcuno che mi sta insegnando anche questo
Sto cominciando a vedere le cose in prospettiva, ma siccome non posso cambiare del tutto la mia natura "sanguigna"
almeno però posso pensare che esistano due categorie di cose: quelle che vanno fatte subito, e quelle che vanno decantate e assaporate come un vino d'annata in un calice prezioso.
Sapersi fermare, specie in questo mondo che corre alla velocità della luce, ci dà anche modo di scorgere dei particolari che sarebbero passati inosservati ad un primo esame.Siamo in grado di vedere quanta bellezza ci sia intorno a noi, quante opportunità da cogliere e quante cose da non lasciarci sfuggire.Siamo in grado di distinguere un fuoco fatuo da una fiamma vera, reale, che brucia e scalda.E allora, che fare? Partire in quarta, o inserire la prima e godersi il paesaggio??
Facciamo così: io dico che ci sono cose da fare subito, e cose per cui è meglio aspettare.E se lo dico io
(dopotutto qui siamo sul mio blog e le cose le dico IO, no???
E se per chiedere scusa a volte è meglio aspettare che l'altra persona sia "sbollita" e in condizioni di accettare, forse per altre cose è meglio cogliere l'attimo
"Non sai qual è il giorno più bello della tua vita finchè non sarà passato e non lo avrai vissuto" (Grey's Anatomy)Phoenix sapiens sapiens