Creato da pavelix il 27/04/2006
i 100 cult movie di sempre, uno a settimana!
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- Estremamente scomodo per la visualizzazzione di lunghi post: per scrivere c'è una finestrella in cui stanno al massimouna decina di righe.
- Abusa in maniera sconsiderata dei tag html durante la modifica dei post: aggiunge una sequela infinita di tag "font" e relativo "/font" tanto che dopo la seconda modifica ce ne sono talmente tanti da far comparire la scritta "Messaggio troppo lungo" o "Titolo del messaggio tropppo lungo" e quindi impedire un'ulteriore modifica a meno di non andarlia a cancellare manualmente.
- Passi che all'inizio era possibile inserire solo i video di Libero Video, ma ora hanno rotto, non è possibile che un blog che si rispetti non possa inserire un cavolo di video da You Tube, come se libero si considerasse un concorrente di Google...
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La trama essenziale è che John McClane dovrà vedersela da solo contro un infinità di terrorisrti incazzati. Che c'è di nuovo chiderete voi... Bhè la novità è che questa volta i terroristi sono degli hacker!
La tagline non è stata scelta a caso visto che il titolo del film per la versione americana è: Live Free or Die Hard. Una traduzione italiana non letterale potrebbe essere: "Vivi libero o muori da duro". Non c'è che dire ha un certo impatto...
Scopro però che per la versione internazionale del film è stato scelto un altro titolo: Die Hard 4.0 di cui potete vedere la locandina qua a lato. Personalmente sono schifato da questa scelta che rovina un film che già di suo non promette di essere un gran chè.
Nell'attesa che esca anche in italia vi regalo il trailer americano:
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Questo blog dedica una "giornata tributo" a oggi 24 ottobre 2006.
Accade oggi:
Anche se il download è possibile da alcuni giorni, escono oggi ufficialmente:
- la release 2.0 di Mozilla Firefox, browser open source conosciutissimo dal popolo della rete e acerrimo rivale di Internet Explorer; con questa nuova versione la volpe di fuoco controbatte l'uscita di IE7 inasprendo la guerra dei browser nella quale fa capolino anche Opera.
- Fedora Core 6, distribuzione linux basata su Red Hat, anch'essa molto popolare in particolare per la sua usabilità rispetto ad altre distro più ostiche. Come accade all'uscita di una nuova release i mirror sono intasati ma con un pò di fortuna per domani mattina il download dovrebbe essere completato. Se posso consigliare ountate su un mirror svizzero, non mi hanno mai deluso...
Accadde oggi:
1648 - Firma della pace di Westfalia. Fine della "guerra dei trent'anni".
1795 - Spartizione della Polonia tra Austria, Prussia e Russia.
1861 - Completata la prima linea telegrafica intercontinenetale, fine del Pony Express.
1917 - Prima guerra mondiale: inizia la battaglia di Caporetto.
1929 - "Giovedi nero" della borsa di New York.
1935 - L'Italia invade l'Etiopia: inizia la seconda guerra italo-abissina.
1939 - Entrano in commercio le calze di nylon.
1944 - Seconda guerra mondiale: viene distrutta la portaerei giapponese Zuikaku.
1945 - Nasce l'ONU, l'organizzazione delle nazioni Unite.
1954 - Dwinght D. Eisenhower chiede agli Stati Uniti di aiutare il vietnam del sud.
1956 - L'Unione Sovietica invade l'Ungheria.
1964 - La Rhodesia Settentrionale ottiene l'indipendenza dal Regno Unito.
1970 - Salvador Allende viene eletto presidente del Cile.
1973 - Fine della Guerra dello Yom Kippur.
1980 - Il Governo polacco legalizza il sindacato Solidarnosc.
1989 - Entra in vigore il nuovo codice di procedura penale.
1998 - Lancio della sonda Deep Space 1.
1999 - Fernando de la Rùa viene eletto presidente della Repubblica argentino.
2001 - Un incendio nella galleria stradale del San Gottardo in Svizzera, causato dallo scontro frontale di due autoarticolati, provoca 11 vittime.
Nati oggi:
51 DC - Tito Flavio Domiziano.
1891 - Rafael Leonidas Trujillo Molina (generale, dittatore della repubblica dominicana)
1932 - Pierre-Gilles de Gennes, fisico francese, Premio Nobel.
1939 - Murray Abraham (oscar per il film "Amadeus" del 1984).
1947 - Kevin Kline,attore statunitense.
1966 - Roman Abramovich, industriale russo.
1985 - Wayne Rooney, calciatore inglese.
Morti oggi:
996 - Ugo Capeto di Francia.
1601 - Tycho Brahe, astronomo danese.
1944 - Louis Renault, produttore di automobili francese, collaboratore nazista.
1979 - Karl Abarth, costruttore automobilistico austriaco.
I dati sono forniti dalla Wikipedia (e chi se no).
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E' successo di nuovo come qualche mese fa... (vedere qui).
Stavo andando all'università e, come tutte le mattine, ascoltavo i sondaggi del professor Mannheimer su radio 102.5. Alla fine dell'intervento parte la pubblicità e sento una voce inconfondibile: quella di "Bubba" in Forrest Gump, inconfondibile proprio perchè parla come se avesse un calzino in bocca, che inizia a elencare una serie di pietanze del tipo fondente al cioccolato, fondente al caramello, salsa fondente, ecc... Allo stesso modo di come in Forrest Gump elenca le ricette che si possono fare con i gamberi.
Vi riporto qua sotto l'originale tratto dal film:
"Il gambero è un frutto del mare, te lo puoi fare sia arrosto che bollito, grigliato, al forno, saltato, c'è lo spiedino di gamberi, gamberi con cipolle... Zuppa di gamberi, gamberi fritti in padella, con la pastella, a bagnomaria, gamberi con le patate, gamberi al limone, gamberi strapazzati, gamberi al pepe... Minestra di gamberi, stufato di gamberi, gamberi all'insalata, gamberi e patatine, polpette di gamberi, tramezzini coi gamberi... E questo è tutto mi pare."
Il doppiatore in questione è Simone Mori che potete osservare nella foto e questa è la sua voce mentre doppia il personaggio di Hermes Conrad di "Futurama".
Per sapere tutto sul doppiaggio visitate "il mondo dei doppiatori" su AntonioGenna.net, sito dalla grafica un pò amatoriale ma ricchissimo di informazioni che ringrazio per i dati forniti e per la voce del doppiatore.
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Come non definire Pulp Fiction un cult movie? Quando uscì, nel 1994 si aggiudicò l’Oscar per la "miglior sceneggiatura originale" oltre ad altre sette nomination, incluso "miglior film", e la Palma d'Oro al Festival di Cannes. Si classificò tra i primi 10 film sull'IMDb, mentre nel 2000, su Total Film magazine venne votato al diciottesimo posto nella classifica dei film più divertenti della storia del cinema. Per finire, nel 2001, in Inghilterra venne segnalato al quarto posto come miglior film di sempre, dopo Le ali della libertà e i colossi de Il Padrino e Guerre Stellari, e l’anno successivo venne nominato da Time.com come uno dei migliori cento film degli ultimi 80 anni. Il creatore dell’opera, regista e sceneggiatore, Quentin Tarantino, seguì di pari passo il successo che ottenne questo suo secondo film: da semi-sconosciuto (aveva diretto solo Reservoir Dogs – Le Iene, e scritto le sceneggiature di Natural Born Killers e Una vita al massimo), venne considerato un grande regista, basta contare le biografie che lo riguardano, ben quattro in soli due anni. Anche gli attori ottennero una buona spinta: John Travolta, la cui carriera sembrava ormai in declino, ebbe un rilancio sul grande schermo; Bruce Willis e Samuel L. Jackson, iniziarono ad essere considerati grandi attori solo dopo la loro apparizione in Pulp Fiction. Citazioni e recensioni su questo film si sprecano in tutto il mondo del cinema e della televisione, ed è inutile (e direi impossibile) star qui ad elencarle.
Ma non sono i premi ed i riconoscimenti a fare di Pulp Fiction un cult movie. Ma è il fatto che Pulp Fiction è un film atipico, è il primo film post-moderno, junk e pop, uno “spaghetti western rock’n’roll”(Q. Tarantino).
Pulp Fiction è essenzialmente un gangster-movie, che racconta la vita e le gesta di alcuni criminali di Los Angeles. E’ violento al punto giusto e dotato di una buona dose d’azione. Ma non è un semplice gangster-movie. Tarantino, con questo film, dà una rivisitazione del genere “noir”, portando davanti allo spettatore immagini nitide, talvolta con inquadrature che rimangono fisse, come se si trattasse di un reality, ma le stravolge a livello temporale. La trama infatti, non è presentata in ordine cronologico, ma è segmentata in tre parti, tre storie quasi distinte, legate da un sottile filo logico, e queste tre parti vengono riprodotte non linearmente, ma in maniera ellittica: il film si conclude nella stessa scena (quella della tavola calda) con cui il film inizia. Inoltre, in Pulp Fiction non viene lanciato alcun messaggio allo spettatore, nessuna morale, nessun pensiero positivo contrapposto alla negatività della violenza, che nel film assume connotazioni di normalità, quotidianità. Riguardo a ciò Tarantino disse: "Io non mostro eventi. Mi piace che le cose restino ambigue. Sono interessato solo a raccontare una storia". Da giovane, il regista lavorava in un negozio di noleggio film. In quegli anni, mentre la sua cultura cinematografica si espandeva, maturò l’idea di creare un film in cui la cosa importante fosse la trama e solo quella, un film che gli spettatori avrebbero guardato volentieri perché semplicemente bello da vedere.
I personaggi, in Pulp Fiction, sembrano quasi ignorare la crudeltà delle loro azioni, che, grazie all’eccesso, assume anche toni ironici e da sit-com. Sono personaggi stilizzati, fumettistici che instaurano dialoghi non determinanti per la storia in sé, discorsi riempitivi, ingenui, che sfruttano luoghi comuni commerciali, pop. Sono gangster che mentre fanno il loro “lavoro” parlano di hamburger o di quanto sia schifoso mettere la maionese sulle patatine. Ma non sono solo i dialoghi ad essere pregni di cultura pop, ma tutto il film è un collage di elementi pop americani. E’ un film dai tratti “junk” (che significa, secondo la definizione dell'Oxford Dictionary, “vecchie cose inutili”), come la pop-art e il postmodernismo, che ricicla cose vecchie, eterogenee, di scarso valore (basti pensare a Andy Warhol e al suo quadro sulla Campbell's Soup, nel quale un semplice barattolo di latta viene reso simbolo della società contemporanea). La parola “pulp” stessa, rappresenta un genere di libercoli e fumetti di serie B, di moda negli anni 20-40, stampati su carta di bassa qualità (come quello che legge sempre Vincent Vega ogni volta che va in bagno). Esempio lampante è la scena del “Jack Rabbit Slim’s”: è una vera e propria galleria di cultura junk (per esempio le parti di vecchie automobili trasformate in tavoli del locale) e di iconografia pop (la musica anni ’50, i camerieri travestiti da vecchie glorie del cinema e della televisione americane come Marilyn Monroe).
Quentin Tarantino ci racconta una storia, nella quale ogni americano può riconoscere le basi della propria cultura mediatica. Per fare ciò, il regista prende spunto da serial TV, libri e fumetti, ma soprattutto da film. Ecco di seguito alcune delle innumerevoli citazioni presenti.
Il versetto del Vecchio Testamento "Ezechiele, 25:17" era stato già utilizzato nel film del 1967 Karate Kiba, con Sonny Chiba (che Tarantino ha definito come "il più grande attore che abbia mai lavorato nei film di arti marziali" e con cui ha lavorato in Kill Bill nel ruolo di Hattori Hanzo). La frase "..con un paio di pinze e una buona saldatrice.." venne utilizzata per la prima volta nel film del 1973 Chi ucciderà Charley Varrick?, film del quale Tarantino copia anche le automobili (Charley Varrick ha una Chevrolet Nova del '74, la stessa che guida Jules, mentre il direttore della banca Boyle ha una Chevrolet Malibu del '62, la stessa che guida Vincent). Il "Winocki" nominato dal capitano Koons (Cristopher Walken) nel discorso al piccolo Butch, è un riferimento al personaggio omonimo del film "Air Force" del 1943 diretto da Howard Hawks. Egli è infatti uno dei registi più apprezzati da Quentin Tarantino.
Oltre a citazioni dal cinema esterno, il regista ama fare riferimento ai propri film. Così si nota che Vincent Vega e Vic Vega, personaggio de Le Iene, sono in effetti fratelli (come ha confermato lo stesso Tarantino); il locale Teriyaki Donut e le sigarette Red Apple vengono nominate, oltre che in Pulp Fiction, anche negli altri film di Tarantino; l’infermiera Bonnie (la moglie di Jimmie) e il Jack Rabbit Silm’s vengono nominati in Le Iene.
Da notare infine come Tarantino sfrutti gli stessi attori per citazioni autoreferenziali, trasformando loro stessi in elementi della cultura junk-pop. In primo luogo John Travolta (Vincent Vega), quando balla al Jack Rabbit Slim’s, rimanda al se stesso di film passati alla storia, come The Saturday Night Fever degli anni ’70, durante i quali era un vero sex-symbol. In secondo luogo, Mia (Uma Thruman) e Vincent (John Travolta), durante il film, chiamano l’un l’altra “cowboy” e “cowgirl”: John Travolta ha infatti recitato in Urban Cowboy, del 1980, mentre Uma Thurman ha recitato nel film Cowgirls - Il nuovo sesso. Infine, Jules (Samuel L. Jackson) dice che toccando i pezzetti di cervello diventa come Superfly TNT: Jackson recitò proprio nel film del 1990 Il ritorno di Superfly, sequel del fortunato Superfly.
Per finire, anche la colonna sonora merita un piccolo spazio. Il 12 agosto 2004, la BBC ha dichiarato, a seguito di un lungo sondaggio, la colonna sonora di The Blues Brothers la più bella della storia del cinema, subito davanti a quella di Pulp Fiction, in seconda posizione. Da notare che la colonna sonora non è originale: trascurando le motivazioni legate alla spesa, è anch’essa un insieme di canzoni pop, alcune non troppo conosciute, che non fanno tanto da accompagnamento alle azioni, ma sono anch’esse parte di quel miscuglio eterogeneo di elementi junk che è Pulp Fiction.
Pulp Fiction è un gangster-movie, un noir, riadattato però per diventare uno stereotipo della cultura pop e junk americana, con una trama complessa e non lineare, con personaggi quasi fumettistici nella loro rappresentazione dell’idea pop di personaggio cinematografico, con dialoghi fini a se stessi ed estremamente commerciali, e con infinite citazioni che si trasformano in componenti portanti e quasi indistinguibili dal resto della trama. Con ciò si può considerare Pulp Fiction un capolavoro di sceneggiatura (e di film), geniale, ironica, soppesata al punto giusto, senza essere mai pesante o eccessivamente banale. Come scrive E. Ghezzi nell'edizione italiana della sceneggiatura, “Tarantino non cita il cinema, non lo prende, lo ruba e lo mangia”.
Nota1: La parola “fuck” viene pronunciata 264 volte (battendo le 218 di Scarface).
Nota 2: Ogni volta che Vincent va in bagno, succede qualcosa di brutto (e lui non si accorge mai di nulla).
Nota 3: L’attore Steve Buscemi ne Le Iene interpreta Mr. Pink, personaggio che odia il lavoro del cameriere, ammettendo che non merita mance, mentre, per contrappasso, in Pulp Fiction interpreta il Buddy Holly-cameriere che serve Vincent e Mia: Vincent dice infatti che lui “non sembra avere l'aria di un cameriere”.
Nota 4: Alcuni dicono che la valigetta presente nel film contenga l’anima di Marsellus Wallace, che secondo alcune antiche culture si poteva estrarre dal collo (Marsellus ha difatti un grosso cerotto sul collo). Molte teorie sono state fatte sul contenuto della valigetta, ma in risposta alle numerose domande Tarantino ha sempre detto che il contenuto non ha importanza: la valigetta è un semplice espediente narrativo.
Nota 5: Tarantino rimase indeciso fino all'ultimo se interpretare il personaggio di Jimmy o quello di Lance. Alla fine optò per il primo affidando la parte di Lance a Eric Stoltz. La scelta fu motivata dal fatto di voler essere dietro la macchina da presa nella sequenza della siringa nel cuore a Mia.
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Sono mesi che aspettate la recensione di Pulp Fiction e oramai vi sarte rotti... ma dovete capirmi... non sapevo da dove cominciare per attaccare un film di tali proporzioni, tutte le volte che prendevo la biro in mano (o meglio appoggiavo le mani sulla tastiera) ero colto da dubbi inumani e insolubili...
Per fortuna però è giunto in mio soccorso il destino sotto forma di una persona di vivace intelligenza con una profonda conoscienza cinematografica che in un solo pomeriggio ha scritto quello che in 5 mesi non mi era riuscito di fare... solo alui avrei potuto affidare un tale compitoe ne è uscito un lavoro eccellente costruito con uno stile paurosamente simile al mio (e non è un caso... abbiamo avuto gli stessi maestri).
Annuncio allora ufficilamente che da oggi questo blog si può avvale di un nuovo collaboratore, diamo allora un benvenuto a:
Potete trovarlo su www.infobassa.com dove potrete rendervi conto della plurisettorialità del suo ingegno oppure capire che due persone stupide non ne fanno una intelligente.
Speriamo che rimanga con noi il più a lungo possibile... prima che il mondo si accorga di lui!
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Qualche tempo fa su cineblog (facente parte della grande famiglia di blogo.it) è apparso un post con un giochino per cinefili che vi riporto: "Ogni singola lettera che forma la scritta Cineblog che vedete qui sotto è tratta da una locandina famosa. Sapete abbinare lettera e titolo?"
In tanti hanno tentato di risolverlo... molti hanno falito... solo uno è risultato vincitore, ovvero il sottoscritto. La soluzione è:
C = Carlito's Way
I = Le iene
N = Notte prima degli esami
E = E.T. L'extraterrestre
B = Babe maialino coraggioso
L = Kill Bill vol.2
O = Profondo Rosso
G = Ghost
Per visualizzare il post originale con i tentativi di soluzione cliccate sull'immagine.
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Non è mio solito parlare di attualità nè di politica (almeno su questo blog) ma questa volta dato che la contesa riguarda un cult movie mi voglio esprimere...
Prima vi faccio un riassunto: E' scattata una polemica sull'ultima campagna pubblicitaria della Vodafone, in cui una giovane sposa (Laura Chiatti) pianta in asso sull'altare il suo futuro marito per fuggire con un motociclista (Silvio Muccino). Senza stare a sottolineare l'obrobriosità di quello spot la faccenda è che il sig. Luca Volontè, esponente dell'UDC, ha attaccato dalle pagine del Foglio il suddetto spot perchè è "un esaltazione dei divorzi, delle bellezze omosex, dei piaceri single". In risposta, sempre sulle pagine del Foglio, è intervenuto Pietro Guindani (amministratore delegato Vodafone) sostenendo che "non c'era alcuna volontà di denigrare la famiglia ecc.. ecc.." ma solo un tributo al film "Il laureato" con Dustin Hoffman. Il tutto è poi stato ripreso da un articolo di Panorama che ha inoltre farcito le colonne con dichiarazione di giovani ciellini prese direttamente dal meeting di Rimini (in cui tra l'altro è intervenuto Guindani) e che non vi sto a riscrivere.
Detto ciò la mia personale riflessione è la seguente: il Foglio e Panorama non sanno proprio che c***o pubblicare!
In realtà ho altro da dire ma vi rimando alla recensione del film tra qualche settimana
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"Credo che il cinema sia destinato a rivoluzionare il nostro sistema scolastico, e che entro alcuni anni sostituirà in gran parte, se non del tutto, l'utilizzo dei libri di testo."
(Thomas Edison - inventore della lampadina, 1922)
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Ancora una volta (vedere post n.23) i pubblicitari sono rimasti senza idee per i loro progetti e come spesso fanno in questi casi le vanno a cercare da qualche altra parte, spesso e volentieri proprio nell'ambiente dei cult movie. E' questo il caso della Q8 che per sponsorizzare il suo nuovo prodotto Hi-Q Diesel è andata a ripescare il cammion assassino di DUEL. Nel caso non abbiate mai visto la pubblicità eccola qui.
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...e il suo ingresso si trova nel cesso del Burger King di Piazza Catalunia a Barcellona.
Ecco le coordinate esatte della porta dell'inferno: 41°23'7.07'' N 2°10'11.42'' E
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Causa esami universitari ho dovuto sospendere l'attività del blog e venire così meno alla promessa fatta di recensire un cult alla settimana. Mi scuso con tutti i lettori e con tutti coloro che per un motivo o per l'altro sono passati di qui.
L'attività riprenderà in agosto...
(Sono comunque sempre contattabile via mail per qualsiasi problema o basta lasciare un commento)
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Inviato da: Romans en ligne
il 01/08/2013 alle 09:14
Inviato da: addominali.eu
il 13/08/2010 alle 15:06
Inviato da: annunci directory
il 06/05/2010 alle 19:44
Inviato da: sasacineman
il 23/09/2008 alle 14:46
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 15:36