Cose non dette

La matematica e' di destra o di sinistra?

In aggiunta ai messaggi sul blog ho ricevuto tantissimi messaggi privati, di cui alcuni (una minoranza) in attinenza al blog.

Il primo messaggio di feroce critica e' stato da parte di un simpatizzante di sinistra, i successivi due (per par condicio) da parte di simpatizzanti di destra. Il primo mi ha etichettato come "borghese" e "nuova casta"; gli altri ovviamente come "comunista" e (variante) "catto-comunista".

A tutti ho replicato con garbo, provando a ricondurre la discussione sui numeri, ma e' stata un'impresa disperata. Ogni energia era stata spesa nell'affibbiarmi l'etichetta e qualsiasi ulteriore tentativo di ragionamento era precluso.

Il primo mi ha messo subito in lista nera, il secondo non mi ha risposto, il terzo ha replicato un paio di volte con qualche slogan farneticante, inneggiante al ventennio (sic!), e con qualche insulto variopinto (e volgare) a Prodi, mettendomi infine in lista nera pure lui.

Nessuno ha operato il minimo sforzo per ragionare sui numeri o su qualche fatto concreto. Di fronte a una tabella di dati puramente statistici (come quella del mio blog) mi pare non abbia senso reagire lanciando improperi contro i borghesi o i comunisti. Al limite si puo' contestare il metodo, oppure andare a verificare la correttezza dei dati, oppure proporre altri parametri da monitorare, ma il rifiuto assoluto al ragionamento per rifugiarsi in un'invettiva fine a se stessa mi pare francamente un po' triste.

Penso che una societa' dove il dialogo ragionato ceda il passo a slogan inconcludenti non abbia un grande futuro.