Dave's Blog

Clerks 2


Diciamo che 10 anni fa Kevin Smith era una delle persone più importanti della mia vita. Clerks l'ho visto 5 volte solo al cinema, e resterà per sempre il suo capolavoro. Poi è uscito Mallrats, diverso da Clerks, "più film" se possiamo dire così, ma altrettanto divertente per una certa tipologia di pubblico (noi Peter Pan fumettofili e re del cazzeggio), con la presenza di Stan Lee e la prima volta di Ben Afflec (20 chili e svariati milioni di dollari fa). Per chiudel la trilogia arriva il romanticone Chasing Amy: ovviamente romanticismo sui generis, dato che si parla di una storia d'amore tra un disegnatore di fumetti e una lesbica. La seconda trilogia, come in altri casi più illustri non è all'altezza, anche se parte discretamente con Dogma: cast stellare e storia mistico-ironica, forse un po' forte per l'America catto-perbenista di oggi, ma decade definitivamente con Jay and Silent Bob Strike Back e Jersey Girl. Probabilmente se n'è accorto anche lui, e ha cercato un difficile (impossibile?) ritorno alle origini. Clerks 2 ovviamente non potrà mai essere al livello del capostipite, ma si guarda volentieri, e ripropone i 4 personaggi principali (ma se Dante e Randall sfiorano il triplo mento, per Jay e Silent Bob il tempo sembra non passare!), insieme a una Rosario Dawson molto "low profile", ma decisamente anche molto gnocca. In un primo momento delude un po' il finale, molto buonista e prevedibile, ma leggendo tra le righe c'è tutto Kevin Smith (se non volete sapere il finale smettete di leggere): il sogno americano, i due falliti che quando stanno raschiando il fondo danno una svolta alla loro vita, non ce l'avrebbero mai fatto senza 50 mila dollari prestati loro dai due spacciatori, mentre la dichiarazione d'amore tra Dante e Rosario avviene nel bel mezzo di uno spettacolo di "erotismo inter-razza", tra un pelato mascherato e un somaro. E da ricordare anche una bellissima disputa di trilogie tra la nostra generazione di fan di Guerre Stellari e io nuovi, figli del Signore degli Anelli.