Ancien régime

Realtà VS Interpretazione


Mi fa star male la notizia che una bellissima ragazza inglese (l'adorabile Katherine, deliziosa con le sue meravigliose labbra) ha deciso di trasformarsi in una brutta copia di finto maschio (Adrian). In questo c'è tutto il senso della nostra epoca, della "civiltà del secondo me". Se la realtà confligge con la nostra opinione (cioè con la nostra supposta convenienza, con la nostra supposta utilità), si fa prevalere quest'ultima: si fa soggiacere la realtà all'interpretazione. Se c'è incongruità tra corpo (che è reale e incontrovertibile) e percezione di sé (che è pensiero, pura astrazione), si ritiene che sia esso (il corpo-realtà) a dover essere modificato, e non l'interpretabile percezione di sé. Dunque, se una meravigliosa ragazza si sente maschio, le si permette di andare dal chirurgo, invece di consigliarla di recarsi dallo psicologo.