Idee per salvare e ripulire l'Italia

Post n°1 pubblicato il 31 Gennaio 2008 da corrado.senior
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                      PRIMI PASSI per la  RIFORMA dello STATO

1)-Abolizione della Privacy, specialmente nei confronti di chi è stato eletto od esercita un pubblico potere, perché tale istituto mira a proteggere solo i delinquenti e coloro che hanno qualcosa di losco o di sporco da nascondere!

2)-Riforma dei Codici di Procedura civile e penale, in modo da rendere ogni processo veloce, chiaro ed economico. Per esempio: -a)-citazione con indicazione delle prove a sostegno,      -b)-comparsa di risposta con indicazione precisa delle tesi sostenute e delle prove offerte (entro 30gg), c)-eventuali controprove prove dell’attore sui nuovi fatti ex comparsa (15 gg),                                     d)-iscrizione della causa a ruolo (entro 30 gg) e udienza con assunzione prove (entro 30 gg),                   e)-Sentenza (entro 30 gg.).  Massimo un appello e, eccezionalmente con grossa penale in caso di rigetto, ricorso .   in Cassazione (entro 30 gg.);                                                                                                                               -f)-Divieto di ogni rinvio;……………………………………………………………………………… g)-Certezza, effettività ed afflittività della pena.

3)-Istituzione dell’ostracismo  nei confronti di chiunque nel quinquennio precedente ha esercitato un potere pubblico (elettivo o meno, quindi anche per i magistrati ed i componenti commissioni tributarie);

4)-Abolizione di tutti gli enti inutili e parassitari, comprese le province ed i quartieri;   .         -    divieto di sovvenzioni, con danaro pubblico, ad enti od associazioni di qualsiasi genere.

5)-Indennità massima per gli eletti pari al trattamento di un impiegato di ex gruppo b (carica comunale), gruppo c (carica regionale), a condizione che esercitino il mandato  a tempo pieno.

6)-Carcere da 1 a 5 anni per chi evade le imposte; riduzione del 20% delle attuali aliquote d’imposta ed esenzione dei primi 5.000 euro “pro capite” da ogni imposta diretta.

7)-Scuole e concorsi esclusivamente in base al merito con eliminazione di ogni materia non esseziale o non pertinente (educazione fisica, artistica, religiosa delegata ad istituzioni complementari come le Associazioni sportive e le Chiese).

8)-Indennità ai parlamentari nazionali pari alla media di quelle percepite dai parlamentari dei 5 principali stati dell’Unione Europea.

 

 

 

 

 

 

                    L’Ostracismo come correttivo della Democrazia

    L’Ostracismo è un’istituzione giuridica della democrazia ateniese volta a punire con un esilio temporaneo di 10 anni i cittadini che avrebbero potuto rappresentare un pericolo per lo Stato.

    Esso, secondo Aristotele, fu ideato da Clistene nel 510 a.C.e consisteva in una votazione mediante scrittura del nome del cittadino da ostracizzare su un coccio di terracotta detto appunto ostraka (od ostraca) e il cittadino che riceveva il maggior numero di voti veniva esiliato per 10 anni, pena la morte se fosse rimasto nel territorio dello Stato.

   Oggi, per arginare la dilagante corruzione dei pubblici poteri, sarebbe utile riesumare tale isituto come correttivo della democrazia, ossia come potere di giudizio del popolo sugli uomini che, per delega democratica, hanno esercitato un potere pubblico.

   In tal senso, in occasione di ogni tornata elettorale per il rinnovo di cariche politiche o amministrative, gli elettori, in fondo alla scheda, dovrebbero poter scrivere il nome di una persona che, avendo nel decorso periodo, esercitato quella magistratura, è da lui ritenuta indegna o per capacità tecnica o per la sua scarsa onestà.   In tal modo si compilerebbe una graduatoria i cui primi nomi (in numero pari ad 1/10 degli eligendi) subirebbero l’ostracismo consistente nell’esilio decennale e nella confisca di tutti i beni acquistati (da lui e dai suoi parenti od affini entro il 2° grado) nel l’arco di tempo di gestione del potere pubblico.

   In tal modo, a mano a mano, la democrazia verrebbe ripulita di tutta la feccia attraverso l’eliminazione sia dei cialtroni incapaci sia dei cacciatori di lucrose poltrone tangentifere che dei sostenitori di leggine “pro domo sua” o “ad usum et beneficium delphini”.

   In sostanza la vera democrazia non può prescindere dall'ostracismo perché il potere non può essere monco, cioè non può non contenere l'intera gamma di facoltà nel campo del Potere di scelta in quanto, se una persona od una collettività ha la facoltà di dare una delega, non può non avere anche la facoltà di revocare tale delega, ovvero di chiedere la giusta punizione di chi ha abusato della delega a lui conferita.

  La storia insegna che i governanti hanno spesso abusato del potere a loro conferito perseguendo scopi privati ovvero finalità diverse da quelle promesse.

  Ordunque, la Democrazia, che si fonda sulla delega del potere ad uno o più persone, non è un’equa e completa istituzione se consiste solo nel delegare senza la facoltà di revocare e/o di chiedere al delegato il rendiconto e, se necessario, di infliggere la giusta punizione a chi ha abusato od ha manifestato la tendenza ad abusare del potere delegatogli.

  Una vera Democrazia, pertanto, non può consistere solo nella facoltà di "eleggere", ma deve riconoscere al popolo anche la facoltà di "giudicare" e di "punire" chi ha, eventualmente, abusato del potere delegatogli. In parole povere, vi è Democrazia solo se il popolo può non solo esercitare il potere di eleggere chi ritiene degno di governare, ma anche quello di "ostracizzare" chi ritiene sia stato stato indegno della fiducia accordatagli.

  L'Ostracismo, pertanto, è un elemento essenziale ed imprescindibile in ogni sistema politico che riconosca nel popolo l'organo detentore del potere sovrano.

  Nei tempi moderni l'ostracismo sarebbe un valido e potente strumento sia per far desistere i cialtroni disonesti dal candidarsi spacciandosi per governanti onesti e competenti, sia per evitare che, esseri subdoli ed intrallazzatori, usino il potere per fini contrari o diversi da quelli promessi o, peggio, per fini personali (i nomi…indovinateli voi) e/o clientelari (non sapete chi mettere?).

  L'Ostracismo dovrebbe essere esercitato da tutti gli elettori attraverso una scheda su cui liberamente scrivere il nome della persona politica ritenuta massimamente indegna di gestire il potere pubblico a qualsiasi livello: nazionale, regionale, provinciale e comunale.

  In tal modo, per ogni organo democratico eligendo, oltre a farsi una graduatoria degli eligendi, si farebbe altresì una graduatoria degli ostracendi e, pertanto, i primi 10 cittadini di tale ultima graduatoria dovrebbero subire l'esilio decennale e la confisca di tutti i beni (conti svizzeri compresi) acquisiti dopo l'elezione ed intestati a loro e/o ai loro parenti entro il 4° grado, con facoltà di dimostrare l’onesta provenienza.

   Io, personalmente, sono certo che con tale sistema i conti pubblici sarebbero "più sani", l'economia generale del paese sarebbe più florida e le liste dei candidati non solo non avrebbero più il fior fiore dei cialtroni a null'altro capaci se non a rincorrere e creare lucrose poltrone  per sé e per i loro "nepoti", ma sarebbero veramente l'elenco delle persone degne di governare la comunità sia per capacità che per onestà.

  Oggi questo non avviene in alcuno Stato che si fregia dell'attributo di Democratico o, peggio, della pretesa di essere l'esportatore (armato) della democrazia.

  Per restare alla nostra Italietta, pensate come potremmo stare meglio se almeno 10 emeriti personaggi potessero essere ostracizzati ad ogni "tornata elettorale" per qualsivoglia elezione politica o amministrativa!

                                             Corrado Senior

 

 
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