Spazialità della Dea

IL SERPENTE COME SIMBOLO DELLA DEA


Il serpente è la più sconosciuta delle variabili dell’equazione generale. Il suo ruolo, la sua identità, sono totalmente relegati in quella zona che nella terminologia junghiana si chiama “ombra”: il male e le mancanze così gravi che una persona non sarebbe mai disposta a riconoscerle in se stesso, bensì le proietta sempre e soltanto sugli altri.Il  ruolo del serpente va  rivalutato. Attribuendo all’asse dei quattro personaggi chiave Dio-Adamo-Eva-Serpente una scala decrescente dal Bene assoluto di Dio al male assoluto del serpente, non si farebbe che dimostrare il trionfo del frutto dell’albero della conoscenza, il cui inganno sta proprio nel portare il bene sempre da una parte sola, e lasciare il male dall’altra.In realtà, un’etica e un insegnamento religioso basato sull’inequivocabile differenza, distanza, inconciliabilità del bene e del male, sono per sempre relegati nell’ambito proprio di quanto condannano ed aborriscono: l’albero della conoscenza del bene e del male.