The Sunset Of Life

Album di foto


Colpa di questa canzone, maledetta.  Ma sto facendo certi viaggi di quelli che ti fanno venire le farfalle allo stomaco, di quelli che ti fanno stare bene. Mi scorrono delle immagini ad alta velocità davanti agli occhi, come se fossi entrata in un vecchio album fotografico: un album che è la mia vita.Vedo mio fratello, quello di tanti anni fa, che si vestiva da zecca, che aveva i capelli lunghi e mi aveva trasmesso la passione per la musica.Mi ricordo Lorena, sulla sua Graziella che faceva il giro del comprensorio ed io sulla mia Mountain Bike che puntualmente la superavo. Lei che è diventata la parte coscienziosa di me, quella che mi calma sempre.Mi vengono in mente le serate in Abruzzo quando avevamo 10 anni, a giocare a nascondino per il paese, i film dell’horror, tutte le volte che andavamo in quel campetto di calcio che cadeva a pezzi. Poi siamo cresciuti, le prime sigarette, i primi guai, i primi amori, le nottate a bere. Fino a quando non ci siamo svegliati e ci siamo ritrovati degli adulti. Qualcuno se n’è andato, qualcuno aveva deciso di darsi alla coca. E poi si cominciava a prendere la patente e quindi le nottate in montagna a vedere le stelle, a girarci i Paesi intorno con la musica a palla. C’era Elisa, con la sua faccia rotondetta che una mattina mi sono alzata e l’ho ritrovata donna…e c’era Juri con la fascetta da rapper sulla fronte e i jeans che gli stavano sempre quattro volte più larghi.Intanto la Maturità, il mio grido liberatorio dopo 5 anni di schifo, la promessa fatta a me stessa che, cascasse ora ‘sto fottuto mondo, io la mia rivincita me la sarei ripresa.C’erano i concerti, io che una mattina così, senza pensarci su due volte, ho tagliato i capelli e mi sono ripromessa che quella Martina non sarebbe più esistita. E davvero, non è più tornata. Poi la musica dal vivo, conoscere gente sempre nuova. C’era Marco che faceva 90 kg e avevi i capelli nero corvino, lunghi e ricci ed era uno stronzo. Ma uno stronzo di quelli buoni, che quando l’ho visto avevo capito che era fatta. Amen. Non ci sarebbe stato nessun altro. Ma qualcun altro poi c’è stato, per entrambi…ma alla fine sempre al solito punto ritornavamo. Siamo ritornati.C’erano le scelte di una vita: tipo smettere di essere dark, cominciare a dedicarsi ai propri sogni, l’Università da prendere, cominciare a scrivere la Tesi, continuare a studiare.C’è il fatto che per quanto la vita possa farmi schifo a volte e penso di non potercela fare, io guardo il mio album di foto io mi sento meno sola e più serena.E intanto scatto foto da aggiungere al mio album. E una me la faccio a me, alla persona che sono diventata.