Ma è possibile?

Candido Cannavò Vs Valentino Rossi.


Mai avrei pensato di scrivere qualcosa contro il mitico direttore della Gazzetta dello Sport, ma è arrivato anche questo momento.Lo sport è per antonomasia un valore al di sopra di tutti gli interessi politici ed economici del nostro schifo di mondo. E' vero che, taluni, riescono a sporcare anche questo valore con soldi, droghe e sesso, ma ci sta perchè siamo essere umani e come tali dobbiamo lasciare merda sul nostro cammino.Detto questo mi aspettavo che, comunque, chi tratta lo sport a livello di informazione, fosse restio a fare commenti completamente superflui e che fosse interessato solo allo sport in se per se. Bhe non proprio tutti quelli che trattano di sport... ma Candido Cannavò si. Lo dico sinceramente, lo reputavo uno degli ultimi autentici giornalisti.invece ieri sera.... accendo la televisione... e me lo vedo con la sua bella polo che tira, con aria paternalistica, badilate di merda addosso a Valentino, semplicemente perchè si è difeso con un video. Il Video attacco finisce con il Cannavò che rimprovera Valentino chiedendosi come dovrebbero fare tutti quelli che hanno ricevuto cartelle esattoriali senza potersi difendere in video.Su questa storia ci sono un paio di punti da precisare. Prima di tutto i poveretti delle cartelle esattoriali non sono stati sbattuti con nome, cognome, e immagine su tutti i video e tele giornali. Mi sembra più che logico che Valentino si difenda con gli stessi mezzi con cui è stato attaccato.La seconda considerazione è notevolmente più grave, poichè, se si leggessero i fatti solo fino a qui si potrebbe pensare che Candido Cannavò è solo vittima di demenza senile e si sia lasciato convincere, per la tiratura del giornale a dare in pasto Valentino ai suoi lettori..... ma c'è qualcosa di più grave sotto.I fatti:1) L'attacco a Valentino Rossi ha causato ulteriori critiche al Governo (come se gliene servissero).2) Subito dopo (per rimediare alla cappella)viene tirato in ballo un altro motociclista per far vedere che l'attacco non è solo per Rossi.3) Valentino difendendosi parla tra le righe di "manovre" compresa quella di attribuirgli una storia con la Canalis.4) L'associazione consumatori si fa sentire e si lamenta per il modo usato da Valentino per difendersi non comparabile a quello dei loro difesi. (non vi sembra una cacchiata? non sarebbe meglio che si occupassero di tutti gli aumenti che avremo a settembre?)5) La Gazzetta dello Sport riceve tutti i dati relativi all'inchiesta su Valentino prima che lo stesso Rossi e prima che vi sia qualsiasi tipo di condanna (mmmmmhhh sento puzza di comunisti)6) Candido Cannavò si prende carico dell'opinione dei suoi lettori e, come un novello Torquemada, punta un ferro caldo sui testicoli di Valentino.Ora... la conclusione è ovvia per le persone normali, ma voglio ribadirla per i COGLIONI, che non si sono ancora resi conto di che metodi usa il loro Soviet Supremo.Questo Governo di pusillanime e di fanfaroni non c'ha una lira e questo è anche il motivo per cui molti di noi si sono visti recapitare cartelle per tasse inesistenti, già pagate o in prescrizione. Ogni tanto provano il colpo gobbo e si attaccano come sanguisughe a qualcuno... forse perchè non gli bastano i soldi per coca e mignotte. Nel caso di Valentino però hanno sbagliato, perchè la notizia è saltata fuori e l'attacco ad una delle icone dell'italia che vince non è andato giù a molti. Ormai quello che è fatto è fatto e si difendono nel modo "Soviet". Verifica a Capirossi (che combinazione!) per far vedere che non è una cosa solo contro Vale. Ma il nostro campione non ci stà e si difende con veemenza. Come rimediare? Bhe facendolo attaccare da insospettabili, come coloro che rappresentano gli interessi dei cittadini e qualcuno che si pensi lontano dagli intrighi politi, come Cannavò.Candido ti sei prestato ad un gioco infame e lo hai fatto proprio a 77 anni quando ormai non te ne doveva fregare più nulla.P.S.Valentino io sono fiero che tu sia italiano, ma ti consiglio di chiedere asilo politico a Cuba... li sono più democratici.Davide.