Perso nel blu

Amici miei ... atto II


Rileggendo qua e la questo mio blog mi sono reso conto di aver iniziato l'anno con un post dedicato ad aforismi di celeberrima paternità (salvo i miei) tutti, dal primo all'ultimo, dedicati all'amicizia ... o meglio a demolirne la veridicità . No, non ho cambiato idea, rimango convinto del gesto e soprattutto della mia piena condivisione dei concetti espressi da cotanti scrittori, poeti ecc. , però allo stesso tempo, stasera, ho avuto come l'impulso (forse grazie al film Amici Miei appena rivisto per la centesima volta) di approfondire un pò di più questi stessi concetti, almeno dal mio personalissimo punto di vista . Perchè sono tanto restio a credere che questo sentimento esista ? Perchè nutro così tanta delusione e risentimento verso quelli che erano e consideravo i miei migliori amici ? Sono un essere umano e come tutti gli essere umani non ho tutte le risposte ai quesiti che la vita mi pone, anzi raramente ne riesco a trovare qualcuno anche lontanamente accettabile, ma provo ad ipotizzare . Forse chissà è una questione anagrafica, sono nato a cavallo fra anni '70 e '80, appartengo all'era pre-internet, ad un periodo in cui l'amicizia era fisica, concreta, solida, fatta di pacche sulle spalle, goliardate e discorsi interminabili . Un'era in cui l'amico era tutto, forse perchè al contrario di oggi 15 anni fà ancora resisteva la filosofia di gruppo molto più di quella dell'individualità a tutti i costi che va tanto di moda oggi . Senza voler essere retorico e anche un pò banale mi viene da dire che noi tutti, forse inconsciamente, si sperava un giorno di finire come il Mascetti, il Necchi, il Melandri e il Sassaroli ... ognuno con i propri pregi e difetti, ognuno con le proprie fortune e i propri guai ma lo stesso amici, amici sempre e per sempre .Visione romantica a mio vedere, non c'è che dire, ma ahimè anche infantile e parecchio ingenua ... non per niente ne hanno fatto un film (anzi 3) comico dai risvolti drammatici e anche di grande successo ed è inequivocabile, quando una pellicola di quel genere ha così tanto riscontro il motivo a mio vedere è uno, ovvero rappresenta ciò che la gente spera, sogna . Per me è stato così, c'ho creduto ciecamente, me la sono bevuta, ci sono cascato con tutte le scarpe . Poi cresci, ti tuffi nell'età adulta, nella vita e in quella se non stai attento affoghi . Già perchè ti rendi conto che tu e le persone che ti stanno attorno  non siete ciò che pensavi foste, ti rendi conto che esistono indifferenza e superficialità, ipocrisia e menefreghismo e che soldi e problemi annullano qualsiasi sentimento . Cresci, ti carichi di responsabilità, di doveri e di quelli che credi essere diritti e ad un certo punto maturi la convinzione che l'amicizia forse non ti serve più, almeno non come prima, non nella sua romantica forma originaria . Per le gratificazioni hai i soldi, per l'affetto una donna e per il divertimento un pò di sport e qualche inutile e costoso hobby . E i vecchi amici ? Beh ma con quelli una pizza e una birra una volta ogni 1 o 2 mesi non mancano mai . E se un amico ha veramente bisogno di aiuto ? Vabbeh ma mica sono suo padre e poi io ho i miei impegni, la mia vita, la mia donna . E così come un vecchio stanco e pieno di acciacchi, il fantasma di quella che un tempo era un'amicizia eterna, si trascina faticosamente, mese dopo mese, fino a scomparire un giorno per un motivo qualsiasi , serio o meno poco importa . Poi un giorno ti svegli e l'amicizia ti manca, ti manca tanto ... ma anzichè bussare alla porta di quelli che magari, pur con tutti i loro umanissimi difetti, ti volevano bene te ne cerchi altri, così a caso, i primi che trovi o che la vita ti manda "perchè quelli la sono anni che non mi cagano, che stronzi e poi quella volta la Tizio me l'ha fatta grossa, me la sono legata al dito" . Non ditemelo, siete già pronti a schierarvi dalla parte dell'amicizia con testimonianze, proclami, esperienze et similia, tranquilli so bene che non a tutti capita questo, o che se siete giovani o giovanissimi avete tutto il diritto di crederci ancora ciecamente, ci mancherebbe aggiungo, ma so anche, o meglio ne sono certo, che ad avere amici Veri al mondo sono in pochissimi e quello che invece so per certo è che il "mestiere" dell'amico è molto molto impegnativo, difficile e mal retribuito e che oggi NESSUNO fa niente per niente ... cioè il contrario di quello che un amico farebbe sempre . Dicono che il progresso abbia portato alla gente tanta libertà in più, io le uniche nuove libertà che vedo sono la libertà di fottersene degli altri, la libertà di calpestare i valori fondamentali a piacimento e per proprio tornaconto e soprattutto la libertà di essere soli come cani credendo però di essere il centro dell'universo altrui .